Nelle indicazioni operative per condurre lo scrutinio relativo alla prima annualit del biennio unitario dei nuovi istituti professionali, al debutto lo scorso settembre, spunta una terza “modalit” per promuovere i ragazzi alla classe successiva: l’ammissione con revisione del Progetto formativo individuale. Che viene deliberata dal consiglio di classe se lo studente ha riportato una valutazione negativa in una o addirittura pi discipline e/o non ha maturato tutte le competenze previste.
In questo caso, il Miur spiega che bisogner prevedere per tempo una o pi attivit finalizzate al proficuo miglioramento della carriera scolastica, fra cui: la partecipazione nell’anno scolastico successivo ad attivit didattiche mirate (ad esempio, frequenza di attivit didattiche nelle classi del primo anno) o la partecipazione a interventi didattici programmati dalla scuola durante i mesi estivi per il recupero delle carenze rilevate. Ove ne ricorrano le condizioni, il consiglio di classe potr adottare i necessari ulteriori adattamenti del Pfi.
La circolare del ministero
A illustrare le modalit di scrutinio al termine del primo nei nuovi istituti professionali una circolare del Miur: la bocciatura diventa una “mission impossible”. Lo stop al ragazzo dovr scattare solo in caso di insufficienza in condotta o se le valutazioni negative e il deficit di competenze attese sono tali da non poter ipotizzare il pieno raggiungimento degli obiettivi di apprendimento al termine del secondo anno, neanche a seguito della revisione del Pfi.
Maniche larghe allo scrutinio.
La promozione invece al secondo anno scatter sempre nel caso di valutazioni positive in tutte le discipline di insegnamento, e, quindi, nei casi in cui il Pfi non ha bisogno di adeguamenti. Il disco verde ci dovr essere anche se, ottenuti i giudizi positivi, il Pfi necessita di adeguamenti, ad esempio, in previsione di un cambio di indirizzo, della volont di attuare un passaggio o di conseguire anche la qualifica IeFp maturando crediti con lo strumento della personalizzazione. In tal caso, come detto, si promossi, e le modifiche al Pfi potranno essere fatte anche all’inizio del nuovo anno.
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La circolare del ministero conferma poi il requisito generale per essere ammessi, vale a dire la frequenza del 75% del monte ore personalizzato, ovvero il diritto alla deroga in presenza di gravi motivi (ad esempio, malattie).
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