• 5 Novembre 2024 7:46

Corriere NET

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Papa chiede perdono ai Rom per le discriminazioni subite

Giu 2, 2019

Nel giorno in cui il presidente della Camera Roberto Fico ha dedicato la Festa della Repubblica ai migranti, ai rom, ai sinti, che sono qui ed hanno gli stessi diritti degli italiani, un’altra voce autorevole si levata a favore dei rom, quella del Pontefice. Papa Francesco, nell’ultimo giorno del suo viaggio in Romania, ha fatto “mea culpa” per le discriminazioni, segregazioni e maltrattamenti subiti dai Rom. Il Papa, incontrando la comunit Rom di Blaj, in Romania,

ha confessato di portare nel cuore un peso. La storia – ha affermato – ci dice che anche i cristiani, anche i cattolici, non sono estranei a tanto male. Vorrei chiedere perdono per questo. Chiedo perdono, in nome della Chiesa al Signore e a voi, per quando, nel corso della storia, vi abbiamo discriminato, maltrattato o guardato in maniera sbagliata, con lo sguardo di Caino invece che con quello

di Abele.

Papa: non siamo cristiani n umani se abbiamo pregiudizi

Non siamo fino in fondo cristiani, e nemmeno umani, se non sappiamo vedere la persona prima delle sue azioni, prima dei nostri giudizi e pregiudizi ha aggiunto il Papa chiedendo perdono, a nome della Chiesa, alla comunit Rom. Sempre, nella storia dell’umanit – ha proseguito -, ci sono Abele e Caino. C’ la mano tesa e la mano che percuote. C’ l’apertura dell’incontro e la chiusura dello scontro. C’ l’accoglienza e c’ lo scarto. C’ chi vede nell’altro un fratello e chi un ostacolo sul proprio cammino. C’ la civilt dell’amore e c’ quella dell’odio. Ogni giorno c’ da scegliere tra Abele e Caino. Come davanti a un bivio, si pone tante volte di fronte a noi una scelta decisiva: percorrere la via della riconciliazione o quella della vendetta.

Come cristiani siamo chiamati a manifestare, anche nella rete, la comunione che segna la nostra identit di credent… https://twitter.com/i/web/status/1135086143794376704

Papa Francesco(Pontifex_it)

Papa condanna regimi ma non pronuncia parola comunismo

Francesco, nell’omelia della celebrazione per la beatificazione di sette vescovi, incarcerati per la loro fede e morti da martiri in Romania, ha condannato i regimi e le dittature che hanno imperversato per decenni in questa area dell’Europa, ma non ha pronunciato mai la parola comunismo. La definizione usata dal pontefice regime dittatoriale ed ateo. Ha parlato invece esplicitamente di martirio sofferto sotto il comunismo dalla Chiesa locale nel materiale distribuito alla stampa al seguito del Papa in Romania.

60mila fedeli alla beatificazione dei vescovi martiri

Sono stati 60mila i fedeli che hanno partecipato, al Campo della Libert di Blaj, in Romania, alla liturgia presieduta dal Pontefice per la beatificazione di sette vescovi greco-cattolici martiri. Tra le autorit presenti ci sono il presidente della Romania Klaus Iohannis, la premier Vasilica Viorica Dancila con alcuni

esponenti del governo e il sindaco di Blaj Gheorghe Valentin Rotar.

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