Ci ha messo quasi 48 ore a ritrovare il miglior sorriso da offrire all’evidenza schiacciante di essere messo con le spalle al muro da Matteo Salvini. «Non mi sento commissariato», risponde Giuseppe Conte ritrovando le telecamere dopo due giorni all’Europa Building di Bruxelles. Ma in realtà in questa frase manca il pezzo più importante che racchiude il senso di assedio che sente su di sé il premier, quando sta per salire sull’aereo e gli leggono le dichiarazioni del leghista su spread, flat t… continua
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