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Regionali in Piemonte: nella quarta proiezione Cirio al 53,7% delle preferenze – La Stampa

Mag 27, 2019

Il vantaggio è durato il tempo di acquisire i risultati delle prime 100 sezioni, che davano Sergio Chiamparino è in vantaggio su Alberto Cirio nella corsa alla presidenza del Piemonte. Ma è una prima tendenza che rischia di essere un pesante abbaglio: le proiezioni affidano al candidato del centrodestra un vantaggio di quindici punti e fotografano tre tendenze delineate: grazie all’avanzata della Lega nelle province più periferiche, al sostanziale pareggio nella provincia di Torino e a una performance superiore alle aspettative a Torino città, Alberto Cirio veleggia con una certa serenità verso la vittoria, ora (nella terza proiezione Rai) al 53,7 % delle preferenze contro il 32,4 di Chiamparino.


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Del resto il risultato delle europee lascia poche speranze al governatore uscente: se nelle urne delle regionali si dovesse ripetere lo stesso fenomeno il Consiglio regionale che ne emergerebbe – secondo le proiezioni realizzate dallo stesso Consiglio – sarebbe forse il più sbilanciato della storia: 33 seggi al centrodestra, 13 al centrosinistra e appena 5 al Movimento 5 Stelle. È il frutto di uno sfondamento più massiccio del previsto della Lega in tutta la Regione, compresa un’area storicamente ostile come Torino e il suo hinterland. Alberto Cirio raggiungerà Torino e la sede del Consiglio regionale nel pomeriggio, direttamente da Alba dove ha vissuto la domenica elettorale. Nessun commento, ma un notevole ottimismo.

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A Chiamparino sembra invece non riuscire il miracolo di stravincere in città e provincia senza sprofondare nei territori più periferici, dove invece Salvini in molti casi supera ampiamente il 40%. «Se gli exit poll venissero confermati si profila una vittoria netta di Cirio», ha detto domenica sera Chiamparino. Nelle sue riflessioni private emerge un largo pessimismo dovuto alla delusione di non essere riuscito nell’impresa che credeva possibile. «Se teniamo solo a Torino diventa impossibile».

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