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Boccia: ridurre il debito e rassicurare i mercati. Di Maio: rigore e crescita compatibili

Mag 22, 2019

Serve una manovra da 32 miliardi, e non ci saranno scelte indolori. L’unica via una Ue pi coesa e forte, anche perch la soluzione all’immigrazione non chiudere le frontiere. il monito lanciato dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, dal palco dell’assemblea annuale degli industriali a Roma, che propone al governo e alle opposizioni di collaborare tutti insieme per una politica economica basata su realismo e pragmatismo, guidata dalla

visione. E avverte: Per rimetterci a correre sar utile liberarci dal peso di parole che inducono alla sfiducia, e occorre smettere di dividersi su promesse che non si possono mantenere e concentrarci tutti sulle cose da fare. Che sono tante e impegnative.

L’appello del leader degli industriali anche alla politica, ampiamente rappresentata in platea dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – accolto al suo ingresso da un lunghissimo applausoe dal premier Giuseppe Conte, che ha parlato in chiusura con un’eccezione al cerimoniale (ma non inedita, visto accaduto pi volte con Berlusconi, ma anche con Prodi e Gentiloni). Seduti in platea anche i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico. Assente per la concomitanza con altri impegni, invece, l’altro vicepremier, Matteo Salvini. Il premier Conte ha accolto l’invito di Boccia, assicurando che il suo governo determinato a superare le stime di crescita allo 0,2%. Dal canto suo, il vicepremier Di Maio ha annunciato premi per le aziende virtuose nella prossima manovra e ha assicurato che su dl crescita e sblocca cantieri si pu fare di pi in sede di conversione.

Conte accoglie l’invito di Boccia: Italia torni protagonista

Presidente Boccia raccolgo il suo invito, non mi sfuggito, affinch l’Italia sia pi protagonista sullo scenario europeo che sta cambiando e che si

profila una sfida innovatrice, ha detto Conte nel suo intervento, noi siamo europeisti, siamo consapevoli di vivere in sistema integrato ma non acritico n superficiale, ha aggiunto. Il dialogo con voi si sta rivelando molto fruttuoso, come testimonia il Dl crescita con cui abbiamo avviato la fase 2 del nostro Governo, ha continuato il premier, che si detto determinato a superare le stime di crescita. Nel Def a fini prudenziali abbiamo stimato una crescita per il 2019 a +0,2% ma siamo ferocemente determinati a superare questo livello, ha detto Conte, siamo fiduciosi che i provvedimenti adottati e in cantiere e i nuovi strumenti consentiranno all’economia di poter crescere, siamo fermamente convinti che l’Italia possa farcela.

Boccia: manovra da 32 miliardi, non ci sono scelte indolori

Dal palco Boccia ha ricordato che si prospetta una manovra da almeno 32 miliardi e le scelte non saranno ne semplici o indolori, dobbiamo dirlo con franchezza. Se l’Italia volesse rispettare alla lettera le regole europee previste dal patto di stabilit e crescita dovrebbe fare una manovra strutturale per il 2020 da almeno 32 miliardi di euro: una manovra imponente con effetti recessivi, dice. E in chiave anti-recessione, chiede responsabilit e ragionevolezza per costruire insieme un piano triennale – credibile e ambizioso allo stesso tempo – che ci permetta di trattare con i partner europei un aggiustamento graduale, serio e strutturale, affiancato a misure per sostenere la difficile fase congiunturale. Affrontiamo in modo non ideologico il nodo risorse, mettiamo il debito pubblico su un sentiero discendente e la crescita su un sentiero ascendente. E in tal senso propone a governo e alle opposizioni di collaborare tutti insieme.

Europee: la via una sola, Ue pi coesa e forte

Guardando all’imminente voto europeo, Boccia avverte che per noi la via una sola: un’Europa pi coesa e pi forte che possa competere alla pari con giganti come Cina e Usa. E se qualcuno dice il contrario – sottolinea – deve dimostrare che esiste un modo credibile di difendere l’interesse nazionale italiano in un contesto diverso.

Paese senza slancio, basta creare sfiducia

Il Paese non riparte con lo slancio dovuto, necessario, che alla nostra portata, che ci meritiamo, avverte il presidente di Confindustria, e per rimetterci a correre – dice – sar utile liberarci dal peso di parole che inducono alla sfiducia, che evocano negativit, che peggiorano il clima. E sottolinea: Le parole di chi Governa non sono mai neutre, influenzano le decisioni di investitori, imprenditori, famiglie. Le parole che producono sfiducia sono contro

l’interesse nazionale.

Debito contro gli interessi del paese

Nel sottolineare che la politica deve riappropriarsi del suo primato, restituire sogno e visione, darsi grandi obiettivi e approntare strumenti e risorse per raggiungerli, Boccia ricorda anche che Confindustria ha gi detto chiaramente che aumentare il deficit per la spesa corrente – non per gli investimenti – e, di conseguenza, aggravare il debito pubblico, l’esatto opposto di quello che serve al Paese.

Di Maio: in manovra premi per imprese virtuose

Dopo la relazione di Boccia, che si chiusa con una standing ovation, intervenuto il vicepremier M5S Luigi Di Maio, che ha sottolineato come senza confronto e dialogo questo Paese non lo possiamo governare e che rigore e crescita devono continuare a essere compatibili.La riduzione del debito pubblico deve avvenire attraverso gli investimenti e non attraverso tagli lineari, ha aggiunto Di Maio, assicurando che l’Europa e la permanenza dell’Italia in Ue non sono in discussione. Il vicepremier ha annunciato che lavoreremo perch all’Italia spetti un Commissario europeo per la politica industriale e che nella prossima legge di bilancio ci saranno meccanismi premianti, iter autorizzativi semplificati e minori oneri burocratici per le imprese virtuose. Cos come un sistema di tassazione pi equilibrato, perch l’attuale tasso di evasione non sostenibile.

Di Maio: si governa solo con il dialogo

La nostra sfida pi grande risiede nella contaminazione delle idee, nel dialogo costante e a volte nel compromesso – ha detto il vicepremier Di Maio parlando all’assemblea di Confindustria – , perch la realt ci insegna ogni giorno in modo chiaro e semplice che senza confronto e dialogo questo Paese non lo possiamo governare. Rigore e crescita devono continuare a essere compatibili ribaltando la scala gerarchica che attualmente ne regola il rapporto, ha continuato il leader M5S, aggiungendo che la riduzione del debito pubblico deve avvenire attraverso gli investimenti e non attraverso tagli lineari.

Conti pubblici, Di Maio: mai pensato che occorre rinunciare alla disciplina

Non ho mai pensato che occorre rinunciare alla disciplina dei conti pubblici ha detto ancora Di Maio, aggiungendo che bisogna stigmatizzare le dichiarazioni che ipotizzano un rapporto debito/Pil al 140% ma rigore e crescita devono tornare ad essere compatibili, rovesciando l’ordine di importanza che finora l’Europa ha portato avanti. Di Maio ha quindi assicurato che un no assoluto e pregiudizievole non nelle mie corde n per le infrastrutture n per il mantenimento degli impianti n per gli accordi commerciali.

Su crescita e sblocca cantieri si pu fare di pi in conversione

Sul fronte dei dei due provvedimenti strategici per il governo, Di  Maio ha spiegato: Abbiamo aperto tavoli di confronto con diversi soggetti coinvolti, questo metodo stato seguito per il decreto semplificazioni, il decreto crescita, il decreto sblocca cantieri, provvedimenti che abbiamo concepito insieme alle associazioni di categoria e sui cui possiamo fare molto di pi in fase conversione.

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