I follower non votano, ma l’astensionismo non c’entra. Non votano perch – semplicemente – non esistono. Sono dei “fake”. Fin qui, niente di nuovo. Quello che “fa notizia” che il loro numero ha superato quello degli utenti veri, almeno per quanto riguarda gli account dei politici. Lo dimostrano i dati elaborati per Il Sole 24 Ore ha DataMediaHub, che ha monitorato gli utenti di Twitter. Il risultato che, degli 8 politici presi in esame dall’indagine, solo 2 hanno un numero di follower attivi superiore a quello dei fake. Si tratta di Silvio Berlusconi e di Claudio Borghi con il 42,5 e il 36,9% di seguaci finti.
In particolare il 42,5% di fake follower di Berlusconi (che conta in totale 56mila seguaci su Twitter) composto per il 26% da account inattivi da pi di 120 giorni. Il 3% rappresentato da account aperti negli ultimi 90 giorni, il 32% degli account fake ha un nome che coincide con segnali correlati allo spam, il 49% dichiara una location inesistente, il 43% pi di un anno che ha un numero molto ridotto di tweet, il 15% ha come immagine profilo “l’uovo” (cio non ha personalizzato il profilo con una immagine), il 33% usa prevalentemente una lingua che non l’italiano. Tutti indizi che fanno pensare a utenti finti o quanto meno non pi attivi.
Anche per Borghi, come per Berlusconi il numero di follower attivi supera quello dei fake: Borghi ha 58mila seguaci su Twitter, di cui il 36,9% risulta fake: il 32% sono account inattivi da pi di 120 giorni, il 2% sono account aperti negli ultimi 90 giorni, il 27% degli account ha un nome riconducibile allo spam, il 55% dichiara una location inesistente, il 39% pi di un anno che ha un numero molto ridotto di tweet, il 14% ha come immagine profilo “l’uovo”, il 20% usa prevalentemente una lingua che non l’italiano.
E gli altri? Ecco i dati dei politici che hanno pi follower finti che veri.
In vetta alla classifica c’ Nicola Zingaretti, che seguito da 421mila utenti. Ma il 66,8% di questi risulta fake: di questi, gli accont inattivi da pi di 4 mesi sono il 23%, mentre il 9% rappresenta profili aperti negli ultimi 90 giorni. Il 44% degli account fake “legato” allo spam e ben il 69% dichiara una location inesistente. Che si tratti di finti profili lo prova anche il basso numero di tweet, l’assenza di una foto profilo e l’uso di una lingua straniera.
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Il secondo esponente politico per percentuale di seguaci fake Giorgia Meloni: il suo tasso di finti follower del 66,6% su un totale di 765mila. I dati analizzati da DataMediaHub dimostrano che le percentuali di profili “sospetti” (quelle relative a location inesistenti, foto profilo mancati, lingue straniere, basso numero di tweet eccetera) si assomogliano un po’ tutte. E cos, anche i dati di Alberto Bagnani (terzo nella classifica dei seguaci fake) non fanno eccezione: dei suoi 90mila follower, il 64,5% risulta finto.
A livello assoluto, il dato pi “pesante” quello di Matteo Salvini che ha pi di un milione di follower. Peccato che ben pi della met (esattamente il 62,6%) sia un fake. Che – in vista delle elezioni Europee – Matteo Salvini stia spingendo sui social lo dimostra (oltre a questa indagine) anche il fatto che negli ultimi 90 giorni sia stato aperto il 41% degli account “sospetti” (percentuale ben pi alta rispetto altri politici): si potrebbe trattare, quindi, di falsi profili “comprati” solo per far crescere i numeri.
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Il suo “alleato” Luigi Di Maio ha il 61,8% di fake follower, su 530mila utenti seguaci. Il premier Giuseppe Conte, invece, sulla carta pu contare su una fan base di 130mila utenti, di cui 57,8% falsi.
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