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Borse deboli, lo spread scende a 275 punti. Di Maio: “Non aumenteremo debito”

Mag 17, 2019

MILANO – Ore 9:45. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi rimane sotto i riflettori del mercato, ma dopo le prime mosse in crescita scende a 275 punti base con rendimento del decennale italiano sotto il 2,7%. “Il tema non è lo spread in sé e neanche il 3% (di deficit/Pil). Il tema è quando dichiari che vuoi sforare il 3% aumentando il debito pubblico. Quindi lo dico chiaramente: il M5s non voterà mai un legge di bilancio per aumentare il debito pubblico”, è tornato ad affermare il vicepremier Luigi Di Maio, ospite di Agorà su Rai3, dopo le polemiche sulle uscite di Salvini in tema di sforamento dei parametri Ue nei giorni scorsi. Di Maio ha anche però voluto rassicurare sul fatto che “l’Iva non salirà”, ma per trasformare questa promessa in realtà servono almeno 23 miliardi.

I mercati azionari trattano fiacchi dopo il recupero della vigilia, con lo spauracchio dei dazi che continua ad aleggiare: nella notte sono circolati commenti cinesi secondo i quali Pechino non avrebbe più interesse a portare avanti le trattative con gli Usa. Milano tratta a ridosso della parità, da migliore in Europa. Londra cede infatti lo 0,3%, Parigi lo 0,5% mentre la più attardata è Francoforte a -0,7%.

Questa mattina Tokyo ha comunque sfruttato il traino degli scambi Usa di ieri sera e il Nikkei ha guadagnato lo 0,89%. Wall Street è reduce infatti da una seduta positiva, con il Dow Jones risalito dello 0,8% e il Nasdaq di quasi 1 punto percentuale.

Il dato più atteso di oggi è la lettura finale dell’inflazione nell’Eurozona relativa al mese di aprile. Grande attesa anche per la stima preliminare della fiducia dei consumatori americani calcolata dall’Università del Michigan. Il comparto europeo dell’auto ha intanto registrato una flessione delle vendite ad aprile dello 0,5% e Fca ha perso il 3%. Male gli ordini alle fabbriche tedesche, calati dello 0,8% su mese a marzo.

Sul valutario si registra una apertura in lieve rialzo per l’euro sul dollaro sotto quota 1,12. La moneta unica viene scambiata a 1,1179 dollari mentre cede sullo yen a 122,55. Valuta nipponica che si rafforza anche sul dollaro a 109,66.

Quotazioni del petrolio in rialzo con l’aumento della tensione tra Usa, Iran e Arabia Saudita. I contratti sul greggio Wti con scadenza a giugno guadagnano 23 centesimi a 63,10 dollari al barile. Il Brent sale di 18 centesimi a 72,80 dollari. Prezzi dell’oro poco mossi sui mercati asiatici con il lingotto con consegna immediata che passa di mano a 1.285 dollari l’oncia in calo dello 0,1%.

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