Il cardinale Konrad Krajewski, 55enne polacco, elemosiniere di Sua Santità, ha preso sul serio l’incarico datogli da Francesco nel 2013. “La scrivania non fa per te, puoi venderla; non aspettare la gente che bussa, devi cercare i poveri”, gli disse al momento della nomina. E lui, fin da subito, si è adoperato in questo senso. Don Corrado, come lo chiamano tutti Oltretevere, gira di notte per le strade di Roma con un furgoncino carico di viveri, coperte, generi di prima necessità e li distribuisce ai senzatetto. Si deve a lui la creazione di una barberia sotto il colonnato si San Pietro, così l’installazione di alcune docce.
Roma, l’elemosiniere del Papa toglie i sigilli al contatore della luce nel palazzo occupato
di ARIANNA DI CORI
Due anni fa, saputo dell’arrivo tramite i corridoi umanitari promossi da Sant’Egidio di una coppia siriana, Krajewski ha ceduto l’appartamento che il Vaticano gli aveva concesso in quanto dipendente. E si è trasferito in ufficio, all’ultimo piano della piccola palazzina in dotazione all’elemosineria entro le mura leonine. Per qualche settimana ha abitato in una stanza al pian terreno, dove sono conservate le pergamene che l’elemosineria compila con la benedizione apostolica a chi ne fa richiesta. Poi, lo spostamento a un piano superiore dove ha almeno garantita un po’ di privacy.
“È una cosa normale, nulla di eccezionale”, raccontò allora Krajewski a Repubblica. Così scorrono le giornate del braccio destro del Papa per la carità. Tutte spese per gli ultimi, in giro per Roma, rispondendo nel limite del possibile alle esigenze di oguno.