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Caso Scieri, la procura di Pisa dispone la riesumazione della salma dopo 20 anni

Mag 11, 2019

A quasi 20 anni di distanza il corpo di Emauele Scieri, il parà di 26 anni trovato morto nella caserma Gamerra di Pisa 16 agosto 1999, verrà riesumato. Lo ha disposto la procura della città toscana nell’ambito della nuova inchiesta condotta dall’anno scorso dal procuratore capo Alessandro Crini che ha riaperto le indagini dopo le conclusioni della commissione parlamentare d’inchiesta. Lo scorso agosto i giudici, convinti che Scieri sia stato ucciso e soprattutto “che poteva essere salvato” hanno iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario tre commilitoni del giovane siciliano. Ai domiciliari (trasformati nell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) è finito Alessandro Panella, 40 anni, ex caporale della Folgore, indagato insieme ad altri due militari, Andrea Antico e Luigi Zabara.

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Ora, dopo la prima svolta dello scorso agosto, i magistrati hanno disposto la riesumazione del cadavere del paracadutista. Con l’obiettivo di trovare quelle risposte che gli esami eseguiti subito dopo il ritrovamento di Scieri, ormai 20 anni fa, non sono stati in grado di dare. Secondo quanto riportato da Il Tirreno, il procuratore Crini e il sostituto Sisto Restuccia hanno convocato per mercoledì prossimo gli indagati, i loro difensori,la mamma e il fratello di Emanuele e i rispettivi consulenti per concordare i tempi della riesumazione del corpo dell’aspirante avvocato, sepolto nella sua città natale, Siracusa.

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Secondo gli inquirenti il parà, 26 anni, una laurea in giurisprudenza prima della leva, è morto perché vittima di violenti atti di nonnismo. Quella sera del 13 agosto 1999 Scieri fu prima svestito e poi percosso con pugni e calci. Poi fu costretto a salire su una scala alta 10 metri, utilizzata per l’asciugatura dei paracadute da dove, “in conseguenza degli atti di violenza e minaccia in atto”, precipitò. Sempre secondo la Procura Panella e gli altri indagati nascosero il corpo di Scieri sotto un tavolo per non farlo notare. Tanto che il parà vennne trovato solo tre giorni dopo, il 16 agosto.

E che la pista da seguire fosse quella del nonnismo era convinta anche la commissione di inchiesta parlamentare, istituita nel 2016 e conclusa a dicembre 2017, secondo cui nella caserma “avvenivano gravi atti di violenza, non riconducibili a semplice Goliardia”. Il nonnismo, ha scritto la commissione parlamentare di inchiesta nella relazione finale, era tollerato in quel periodo alla caserma pisana Gamerra, dove vigeva una sorta di “disciplina parallela, legata non ai regolamenti formali ma ai concetti di consuetudine e tradizione”. La relazione ha rilevato inoltre anomalie sui rilievi condotti sulla salma nell’agosto del 1999. Il cadavere di Scieri “fu manipolato per estrarre dal marsupio il telefono cellulare del ragazzo e risalire al suo numero di telefono”.

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