MILANO – Ore 10:30. I listini europei trattano deboli, in accordo con quanto avvenuto sui mercati orientali nella notte. Milano torna sulla parità dopo le prime battute in rosso, con Mps colpita dalle vendite dopo la presentazione del nuovo piano industriale e numerose sedute di rally, che avevano portato a un raddoppio del valore nel giro di pochi giorni. Cede terreno anche Saipem dopo i conti, mentre si registra lo stop della Bce al ritorno di Fininvest al 30% di Banca Mediolanum. Segno meno anche nel resto d’Europa: Londra scende dello 0,7%, Parigi arretra dello 0,4% e Francoforte dello 0,5%.
Le Borse asiatiche hanno trattato in ribasso, in scia allo scetticismo intorno ai conti annunciati da Apple. Le previsioni meno rosse del previsto rilasciate da Cupertino sul periodo natalizio hanno offuscato la buona stagione di trimestrali americane: fin qui i tre quarti delle società dello S&P500 erano stati capaci di battere le aspettative. Pesa poi il calo del prezzo del petrolio: come molti si aspettavano, l’annunciato taglio alla produzione da parte dell’Opec sta incontrando difficoltà di realizzazione pratica, con molti produttori che chiedono l’esenzione e la Russia reticente ad allinearsi al cartello. Un elemento di tensione internazionale che sta facendo da contrappeso alla rischiarata sul fronte Usa, dove la minaccia Trump sembra recentemente rientrata.
In Germania ha stupito il calo della fiducia dei consumatori, in scia alle preoccupazioni sull’economia internazionale. L’indicatore pubblicato da Gfk, che misura il sentiment dei consumatori è sceso a 9,7 punti a novembre, da 10 di ottobre. Si tratta del livello più basso dal mese di aprile ed è al di sotto delle attese del mercato che si aspettava un valore invariato a 10. Discorso diverso per la Francia, con la fiducia in risalita da 97 a 98 punti ad ottobre. Anche l’Italia resta protagonista della scena internazionale: dopo la lettera della Ue che chiede correttivi alla Manovra per il 2017, si attendono le precisazioni da parte del Tesoro. Dall’Istat si segnala il calo delle vendite al dettaglio ad agosto.
L’euro è in rialzo sul dollaro: la moneta unica europea viene scambiata con il biglietto verde a 1,0905 da quota 1,0872 dollari di ieri. Lo spread tra i Btp decennali e i corrisepttivi Bund tedeschi tratta poco sopra 140 punti base. Il rendimento dei titoli di stato italiani è all’1,44%. Il Tesoro offre oggi in asta Btp-i indicizzati all’inflazione europea per un importo complessivo compreso tra 750 milioni e 1,5 miliardi.
Nonostante la deblolezza dell’area Asia-Pacifico, l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso stamane con un guadagno di 26.59 punti, pari al +0,15% e a 17.391,84 punti. Il secondo indicatore, il Topix, ha guadagnato 5,38 punti, pari allo 0,39 per cento, e chiuso a 1,382.70 punti. Wall Street ha chiuso in flessione, ieri sera, con il Dow Jones in calo dello 0,3% e il Nasdaq che ha lasciato sul terreno mezzo punto percentuale. L’agenda Usa è ricca: richieste settimanali di nuovi mutui, Pmi dei servizi, vendita di case nuove.
Il petrolio tratta debole, in attesa di conoscere l’andamento delle scorte americane e in scia alla ritrosia russa di raggiungere gli altri Paesi Opec nell’annunciato taglio della produzione. Il Wti scende a 49,33 dollari (-1,26%), mentre il barile del Brent cala a 50,22 dollari (-1,12%). Quotazioni dell’oro ai massimi da tre settimane sui mercati asiatici in vista del Diwali Festival in India, il secondo paese maggiore consumatore di oro dopo la Cina. Il metallo con consegna immediata passa di mano a 1275 dollari l’oncia.