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Scuola, al via il ponte dei record: c’è chi tornerà sui banchi il 2 maggio

Apr 17, 2019

ROMA – Con la campanella che segnala la fine delle lezioni di mercoledì 17 aprile inizia un periodo da incorniciare per gli studenti italiani: si apre oggi infatti il ponte di Pasqua e del Primo Maggio tra i più lunghi della storia.

In alcuni casi le scuole resteranno chiuse per 14 giorni consecutivi, dal 18 aprile al 2 maggio. Uno stop che arriva in ritardo rispetto agli altri anni ma che per molti ragazzi ha il sapore di un anticipo delle vacanze estive. Specie per le molte scuole statali che saranno seggio elettorale in occasione della tornata di Europee e amministrative del 26 maggio prossimo, garantendosi così altri giorni di chiusura.

La ragione del lungo stop è da ricercarsi nella data della Pasqua, particolarmente “alta”: quest’anno cade domenica 21 aprile, molto più tardi rispetto agli anni precedenti. E poiché tradizionalmente l’interruzione delle lezioni dura sino al martedì successivo, il 23, la maggior parte delle regioni stavolta ha deciso di allungarla così da includere anche il 25 Aprile, festa della Liberazione.

Ma non è finita: poiché il giorno successivo, il 26 aprile, è un venerdì chi – ormai quasi tutti – non va poi a scuola il sabato potrà tornare sui banchi direttamente il lunedì successivo, 29 aprile, praticamente a fine mese. E ci sono istituti che hanno allungato ancora il maxi-ponte fino a mercoledì Primo Maggio, festa dei lavoratori.

Ecco la situazione dei calendari ufficiali regione per regione. A rientrare dalle vacanze di Pasqua il 29 aprile prossimo saranno i ragazzi e il personale scolastico della Campania e di Trento. Il 26 aprile torneranno invece sui banchi in Valle d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Umbria, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia. Meno fortunati in Lombardia, Lazio, Marche, Liguria e Sardegna, dove i cancelli delle scuole riapriranno in teoria il 23 aprile.

Va considerato però che, nell’ambito del calendario di massima stabilito dalla regione, ciascun istituto – grazie all’autonomia scolastica – decide a inizio anno cosa fare con ponti e vacanze. A condizione che sia garantito un certo numero di giorni di lezione, che spesso vengono recuperati anticipando di un giorno o due la prima campanella di settembre. Ecco perché per quasi tutti gli studenti d’Italia una pausa di dieci giorni o più sarà garantita. Perla gioia dei genitori e dei gestori di centri estivi: per loro quest’anno l’alta stagione è cominciata in anticipo.

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