Manifesti che festeggiano il centenario della formazione dei fasci di combattimento: sono stati affissi, la notte scorsa, sui muri delle case di Rossiglione, in Liguria, un Comune dell’entroterra a una cinquantina di chilometri di Genova. Immediata e dura la condanna dell’Anpi: “L’apologia di fascismo è un realto penalmente perseguibile, è un patetico tentativo di scopiazzare Prato e Milano”.
Nelle stesse ore, anche a Mestre sono stati trovati volantini analoghi, che celebrano lo stesso anniversario che anima il raduno di Forza Nuova, convocato a Prato e autorizzato, così come autorizzata è una celebrazione analoga che si svolgerà a Milano nelle prossime ore: “Ispirato dalla stessa celebrazione e condannato pesantemente dall’Anpi nazionale, che ha presentato anche un ricorso al prefetto perché ne vieti lo svolgimento – dice Massimo Bisca, presidente dell’Anpi genovese – l’Anpi esprime una totale solidarietà al Comune di Rossiglione, fregiato dalla Croce al valor militare per lo straordinario tributo delle donne e degli uomini della Resistenza locale alla guerra di Liberazione, e alla sua sindaca Katia Piccardo”.
Intanto, la polizia locale, su richiesta del Comune, sta visionando i filmati delle telecamere per accertare l’identità di chi ha effettuato le affissioni abusive e procederà alla denuncia contro ignoti: “L’apologia di fascismo è un reato gravissimo che è perseguito penalmente – spiega ancora Bisca – siamo d’accordo con i rossiglionesi: le immagini e i volantini non vanno diffuse, in quanto oscene. I democratici e gli antifascisti di Genova, della Liguria e di tutta l’Italia stanno vivendo momenti che mai avremmo pensato di dover fronteggiare, visto che la Costituzione chiarisce molto bene l’impossibilità di rifondare il partito fascista e celebrarlo. Il compito di Anpi e cittadini è denunciare ogni fatto e contrapporvi la certezza dell’essere da una parte sola: quella dell’antifascismo e della Costituzione”.Non è la prima volta che Rossiglione finisce sulle cronache per l’attività di estrema di alcuni suoi abitanti, un residente nel Comune era stato coinvolto nel blitz dei naziskin a Como, nel 2017 (https://genova.repubblica.it/cronaca/2017/12/02/news/skinhead_como_due_genovesi_identificati_da_logo_giubbotti-182795149/).
Anche il Pd ligure, regionale e provinciale, denuncia: “Come si può celebrare il centerario dei fasci di combattimento, da cui è nato il Partito Fascista e che oggi, questa manica di ignoranti, tenta goffamente di ricordare affiggendo manifesti di nascosto, nel cuore della notte. Nessuna tolleranza per i sordidi nostalgici del fascismo”.