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Tav, scontro sul referendum: Chiamparino lo chiede a maggio. Ma Conte chiude: non è previsto

Mar 12, 2019

Doveva finire in standby, dopo l’avvio dei bandi con le manifestazioni di interesse e il rinvio dei capitolati di gara (previa ridefinizione dell’opera e consenso dei Governi italiano e francese). Invece la Tav, terreno di scontro tra i due azionisti del governo, Lega (favorevole alla realizzazione) e M5s (contrario), rischia di tornare prepotentemente di attualit con la notizia della consultazione chiesta dal governatore del Piemonte Sergio Chiamparino, in concomitanza con le elezioni europee e le regionali in Piemonte, ai sensi dello Statuto regionale.

Chiamparino chiede referendum il 26 maggio

Ritengo che un tema cos delicato pretenda di essere affrontato con uno strumento di voto certo e trasparente ha scritto Chiamparino in una lettera (inviata nel pomeriggio) con la quale ha chiesto al ministro dell’interno Matteo Salvini di permettere una consultazione popolare sulla Torino-Lione il 26 maggio. Nell’analizzare con preoccupazione la situazione di incertezza che si venuta a generare intorno alla regolare esecuzione dei lavori di realizzazione del collegamento ferroviario ad alta velocit Torino- Lione e del rispetto degli accordi internazionali che vedono impegnata l’Italia – si legge ancora – il Consiglio regionale del Piemonte mi ha dato incarico, con un ordine del giorno del 26 febbraio, di verificare la procedibilit di una consultazione popolare da effettuarsi ai sensi del nostro Statuto. A tal fine – si legge ancora – l’eventuale svolgimento della consultazione popolare nello stesso giorno delle imminenti

consultazioni elettorali europee, regionali e amministrative, il prossimo 26 maggio, permetterebbe di ottenere la necessaria garanzia di regolarit e nel contempo di conseguire un significativo risparmio economico.

Conte e Salvini: referendum non previsto

La mossa di Chiamparino mette in difficolt Salvini e Di Maio, perch il governatore del Piemonte si incunea nelle contraddittoria linea del governo sulla Tav. Non solo. Salvini in passato ha aperto pi volte alla consultazione popolare sulla Tav (Ai referendum siamo sempre e comunque favorevoli). E perci decide di uscirsene cos: Magari il referendum… ma Chiamparino ignora: non si pu, non si pu perch manca la legge della Regione Piemonte. E si potrebbe fare cambiando la Costituzione, cosa che sono dispostissimo a fare perch io i referendum li adoro. Sulla stessa linea il premier Giuseppe Conte, che mette le mani avanti e cerca di disinnescare la miccia, evocando la mancanza di presupposti giuridici per il referendum. Chiamparino non mi ha mai chiamato – ha detto Conte rispondendo ai cronisti nel cantiere della statale Agrigento-Caltanissetta – e il referendum sul Tav non previsto. Non ci sono gli strumenti giuridici, se qualcuno li dovesse introdurre ben venga, ma non all’ordine del giorno.

Il referendum consultivo

Ma la consultazione che Chiamparino propone disciplinata dall’articolo 86 dello statuto del Piemonte. In base a questa disposizione, la Regione pu deliberare la consultazione di particolari categorie o settori della popolazione su provvedimenti di loro interesse. Inoltre, la consultazione pu essere indetta anche per categorie di giovani non ancora elettori, purch abbiano compiuto i sedici anni. Per indire questo tipo di referendum basta una deliberazione del Consiglio, da votare a maggioranza semplice, che ne propone il tema, i tempi e le modalit di svolgimento.

Chiamparino: chiesto consultazione non referendum

Non a caso Chiamparino puntualizza: Mi permetto di ricordare al presidente del Consiglio che non ho mai chiesto un referendum sulla TAV, ma una consultazione popolare che riguarda i cittadini del Piemonte e che prevista dallo statuto regionale, che la consente, per interrogare i cittadini su un tema

specifico. Si pu quindi svolgere sulla Tav. Ai sensi dello statuto, spiegano dalla presidenza della Regione sono previsti tre istituti: il referendum abrogrativo e quello consultivo, che riguarda leggi regionali, nonch la consultazione popolare. La Lega ha sempre sostenuto che il referendum consultivo non si possa indire, perch manca una legge regionale attuativa, ma qui stiamo parlando di un istituto diverso

Il problema dei tempi stretti

Unico problemi sono i tempi. In Piemonte si vota il 26 maggio. Il consiglio regionale scade a fine mese. E serve una delibera del consiglio, dopo il responso del Viminale della fattibilit dell’election day, per indire la consultazione. Di qui la necessit di una rapida risposta del ministero.

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