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Siria, dopo 8 anni di conflitto un bambino su due ha bisogno di assistenza umanitaria

Mar 11, 2019

Dopo 8 anni di conflitto devastanti, pi di un terzo dei bambini siriani si sente sempre o frequentemente angosciato, insicuro e solo, secondo gli esiti di un’indagine realizzata da Save the Children nei governatorati di Idlib, Aleppo, al-Raqqa e al-Hassakeh, tra i pi colpiti dalla guerra in Siria, dove vive pi della met dei bambini che all’interno della Siria si trovano in condizioni precarie e bisognosi di assistenza umanitaria.

Dall’inizio del conflitto, otto anni fa, sono nati pi di 4 milioni di bambini siriani che non conoscono altro che la guerra. Mentre il conflitto sta entrando nel suo nono anno (il 15 marzo), pi della met dei bambini siriani bisognoso di assistenza umanitaria, un terzo senza scuola e almeno 2,5 milioni sono sfollati all’interno del Paese.

Il 30% dei bambini intervistati nell’ambito del report redatto dall’organizzazione umanitaria, report dal titolo “Un domani migliore: la voce dei bambini siriani”, ha dichiarato di non sentirsi al sicuro e per pi della met di loro le violenze del conflitto, la separazione dalle famiglie o la perdita dei propri familiari, la distruzione delle abitazioni e delle infrastrutture, insieme alla mancanza di scuole e assistenza sanitaria sono la dura realt con la quale sono costretti fare i conti ogni giorno.

La povert e la disoccupazione causate dal conflitto hanno minato la stabilit delle famiglie e forzato ragazzi che dovrebbero andare a scuola a svolgere lavori pericolosi o a sposarsi precocemente (il 65% delle bambine e ragazze afferma che i matrimoni precoci sono un problema molto serio nella propria comunit). I tassi di malnutrizione, malattia e disabilit sono aumentati a dismisura durante il conflitto e i bambini ascoltati nell’indagine si sentono impauriti, tristi, ansiosi e molti di loro manifestato i segni di un forte stress emotivo.

Dai risultati della ricerca emerge che i bambini e ragazzi coinvolti nell’indagine di Save the Children hanno chiare aspettative nei confronti degli adulti di riferimento nel loro paese e vorrebbero che si adoperassero per la fine del conflitto (60%), garantissero loro un’educazione (13,4%) o servizi sanitari (7,5%) e infine si impegnassero per la ricostruzione del Paese. Altrettanto decise sono le richieste che vengono fatte alla comunit internazionale che secondo il 56% degli intervistati dovrebbe trovare soluzioni per la fine della guerra e per proteggere i bambini, alleviare la loro povert e sofferenza (13,4%), investire sulla ricostruzione del Paese (13%), aiutare i rifugiati siriani a tornare a casa (7%).

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