Ma questo Fenomeno di Ronaldo che, con il suo bel tuffo in avanti, facendo espellere il povero portiere del Napoli, mette in sicurezza il nuovo scudetto della Juventus, non proprio un bel modello di sportivit. Non per fare i maliziosi, ma essendo Cr7 un fenomeno ci aspettiamo che si comporti da fenomeno senza mettere in tentazione gli arbitri che, quando in agenda c’ la Juventus, in tentazione ci cadono gi da soli usando (e non usando) il Var a capocchia.
Un bel vizio, questo degli arbitri. Ma se c’ questo benedetto Grande Fratello, se stato adottato tra squilli di trombe e di fanfare, che lo utilizzino senza tutti questi tormenti.
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la tecnologia, bellezza! Fatevene una ragione. Quanto alla Juventus, in prospettiva Atletico Madrid, non sembra molto pimpante, Anzi. Nella ripresa col Napoli, sembrava l’Inter contro il Cagliari: un pugile alle corde. L’unica differenza che Allegri, a differenza di Spalletti, non deve sorbirsi le lacrime di coccodrillo di Icardi e consorte. Un bel vantaggio rafforzato dalla bella idea del tecnico bianconero di lasciare i social per overdose di insulti.
Chi esce da gigante invece Fabio Quagliarella, il nonno cannoniere che con una doppietta alla Spal raggiunge Ronaldo a quota 19 reti. Va bene che a questo mondo tutto possibile, perfino che il Pd sia riuscito a riportare un milione e 800mila persone alle primarie, per che dopo 26 giornate di campionato Quagliarella, 36 anni, abbia fatto gli stessi gol di Cr7 una cosa dell’altro mondo che dovrebbe far riflettore sulle pazzie del nostro calcio e dei suoi dirigenti.
Viva allora Quagliarella, caro vecchio bomber all’Italiana. L’unico timore, avendo gi il buon Fabio superato in gol quota cento, che Salvini lo mandi subito in pensione. Esaminando costi e benefici, come si dice adesso, forse non ne vale la pena.
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