L’esito del sondaggio peraltro lo conforta, nel senso che rafforza la sua idea di imprimere una svolta all’azione politica e di governo del Movimento. In fondo il cambiamento non che un ritorno al passato, alla linea adottata l’anno scorso in campagna elettorale: un profilo che era stato accantonato dopo il voto con la scomposta richiesta di impeachment per Mattarella, una strada che era stata abbandonata rincorrendo Di Battista e i gilet gialli. Finito in un vicolo cieco, Di Maio si convinto a tornare indietro per reimpostare il rapporto con il mondo delle imprese, per riallacciare il filo delle relazioni con il Vaticano, per ricalibrare le scelte di natura internazionale.