Il quesito.Sono uno dei tre titolari di un contratto di locazione abitativa per studenti universitari. Il contratto riguarda l’intero appartamento (e non le singole stanze) e noi inquilini siamo eventualmente obbligati in solido qualora qualcuno non adempia alle prestazioni dovute.
La scorsa notte ho sentito un forte odore di marijuana provenire dalla stanza di un coinquilino: mi chiedo cosa potrebbe accadere a me e alla terza inquilina qualora costui detenesse elevati quantitativi di droga (o addirittura ne praticasse la coltivazione) e fosse rintracciato dalle forze dell’ordine per qualunque motivo.Potrei essere considerato una sorta di complice (specifico: al momento ho solo sentito l’odore derivante dalla combustione della cannabis), visto anche il contenuto del contratto?
L.M. – Taranto
La risposta. Il processo di parziale e moderata liberalizzazione della cannabis cosiddetta “leggera” ha subto una brusca battuta di arresto per la recente bocciatura da parte del Consiglio superiore della Sanit, che non ha escluso la pericolosit dei prodotti contenenti o costituiti da inflorescenza di canapa. Pertanto, la cannabis autorizzata solo per scopo terapeutico dietro prescrizione medica, per moderare il dolore cronico in pazienti affetti da gravi malattie neurologiche o oncologiche.
Tuttavia, con il referendum abrogativo del 1993 e il conseguente Dpr 171/1993, nonch il successivo Dl 272/2005, convertito in legge 49/2006, stato depenalizzato l’uso personale di sostanze stupefacenti, che pertanto costituisce un illecito amministrativo, non rilevante sotto il profilo penale.
Resta invece un reato rilevante ex articolo 73, comma 1–bis, del Dpr 309/1990 (Testo unico sulla droga) spacciare (ovvero importare, esportare, acquistare, ricevere o detenere) quantit non modeste di sostanze psicotrope. Il decreto attuativo del ministero della Salute dell’11 aprile 2006 espone una tabella riepilogativa dei limiti quantitativi massimi, al di sotto dei quali il possesso di sostanze psicotrope viene considerato per uso personale: per la cannabis, si tratta di circa 20 spinelli confezionati.
Premesso ci, sotto il profilo giuridico opportuno precisare che la responsabilit penale strettamente personale e l’ipotetico concorso di altre persone nella commissione di un reato dev’essere altrettanto provato. N la semplice circostanza della coabitazione di studenti nel medesimo appartamento, oppure la cointestazione nel contratto di locazione, possono costituire, alla luce di quanto riferito nel quesito, presupposto o indizio di colpevolezza.
altres evidente che, se la polizia dovesse sospettare che nell’appartamento viene praticato lo spaccio, potrebbe, nelle necessarie condizioni e autorizzazioni di legge, sottoporre a perquisizione tutti gli ambienti della casa.
Il quesito tratto dall’inserto L’Esperto risponde, in edicola con Il Sole 24 Ore di luned 25 febbraio 2019.
Consulta L’Esperto risponde per avere accesso a un archivio con oltre 200mila quesiti, con relativi pareri. Non trovi la risposta al tuo caso? Invia una nuova domanda agli esperti.
disponibile la nuova app del Sole 24 Ore scaricabile gratuitamente da Apple Storeo Google Play
© Riproduzione riservata