In un evento in corso a Londra – nella cornice del Tobacco Duck – Samsung ha finalmente alzato il sipario sul Galaxy S10. Negli ultimi due mesi questo smartphone ha letteralmente monopolizzato l’attenzione mediatica del settore, e la sensazione è che sia destinato a farlo anche nelle prossime settimane. Come da copione, l’azienda sudcoreana ha annunciato anche l’S10+ e l’S10e, completando dunque quel trittico già anticipato da rumor e indiscrezioni.
Che cosa cambia rispetto al Galaxy S9? Il concetto di innovazione nel campo smartphone, visto il livello raggiunto, è diventato relativo, e il Galaxy S10 non fa eccezione. Una delle novità è senza dubbio rappresentata dal design: Samsung ha scelto di non cedere al notch, optando in tutti e tre i modelli per il foro sul display, in cui sono incastonate le fotocamere anteriori. Questo ha consentito di ridurre ulteriormente le cornici, particolare estetico per il quale l’azienda ha fatto da apripista nel 2017 subito dopo Xiaomi.
La scocca è realizzata in metallo (cornice laterale) e vetro (parte anteriore e posteriore), scelta che ha consentito di implementare la ricarica wireless e la funzionalità di wireless powershare: è possibile caricare un altro dispositivo – a patto che sia compatibile con la ricarica senza fili – semplicemente poggiandolo sulla back cover del Galaxy S10, esattamente come visto nel Mate 20 Pro di Huawei. Una possibilità che torna molto utile soprattutto con gli accessori, presente anche su S10+ e S10e.
Non manca la certificazione IP68 per tutti e tre i modelli. Particolare cura riposta nelle colorazioni: Galaxy S10 e S10+ saranno disponibili nelle colorazioni Prism White, Prism Black, Prism Green, mentre Galaxy S10e arriverà anche nella variante cromatica Canary Yellow, davvero molto particolare dal vivo.
La parte frontale è occupata quasi interamente dai display. Nel caso del Galaxy S10 c’è un pannello da 6,1 pollici con risoluzione di 1.440 x 2.380 e rapporto di forma in 19:9. Il fratello maggiore S10+ può invece contare su una diagonale da 6,4 pollici (con le medesime caratteristiche), mentre S10e si ferma a 5,8 pollici con risoluzione di 1.080 x 2.280. In tutti e tre i modelli si tratta di schermi Super AMOLED, come ormai Samsung ha abituato in praticamente qualsiasi segmento.
Novità importante è l’implementazione del sensore biometrico direttamente nel display, almeno per quanto riguarda S10 e S10+. Si basa su una tecnologia a ultrasuoni ed è costantemente attivo, al fine di poter riconoscere immediatamente l’impronta. L’abbiamo provato al volo, la configurazione è veloce e sembra funzionare a dovere. Per quanto riguarda l’S10e invece, il sensore biometrico è posizionato sul lato destro.
Sul retro, largo ai sensori multipli: Galaxy S10+ e S10 sono equipaggiati con una tripla fotocamera (12 MP + 12 MP teleobiettivo + 16 MP grandangolare), Galaxy S10e con una dual-camera (12 MP + 16 MP grandangolare). Da questo punto di vista, Samsung ha iniziato a sperimentare fin dalla seconda parte del 2018, quando ha introdotto sul mercato il Galaxy A7 e il Galaxy A9, rispettivamente con tre e quattro fotocamere posteriori. In tal senso, vi invitiamo a recuperare le nostre recensioni di entrambi (le trovate cliccando sui nomi) così da comprendere il funzionamento di questi comparti fotografici, praticamente replicato nei nuovi top di gamma.
Discorso differente per i moduli fotografici frontali. S10+ può infatti contare su una doppia fotocamera anteriore, con sensore principale da 10 MP accoppiato a uno secondario da 8 MP. Nella versione standard di S10 e su S10e invece troviamo il solo sensore da 10 MP. Non mancano tutte le funzionalità software a cui Samsung ci ha ormai abituati, mentre i video possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 60 fps.
Da un punto di vista tecnico, le versioni europee di tutti e tre i modelli sono basate sul processore Exynos 9820, SoC a 8nm con CPU octa-core. Nel Galaxy S10 è accoppiato a 8 GB di RAM, nell’S10+ a 8/12 GB, mentre in S10e la RAM si ferma a 6 GB. Da sottolineare il fatto come, nella variante da 6,4 pollici, la memoria interna possa arrivare a 1 TB attraverso il nuovo modulo presentato da Samsung qualche settimana fa e di cui vi abbiamo parlato in un articolo dedicato.
Completa la connettività: bluetooth 5.0, LTE Gigabit fino a 2 Gbps in download, Wi-Fi ax dual-band, GPS A-GLONASS BDS Galileo, NFC. La ricarica delle batterie (3.400 mAh S10, 4.100 mAh S10+. 3.100 mAh S10e) è affidata alla porta USB-C, ovviamente con possibilità di carica rapida. Presente il jack audio da 3.5 mm. una componente che sta diventando sempre più rara in ambito smartphone.
Prezzi e disponibilità
Infine, capitolo prezzi e disponibilità. Galaxy S10 e S10+ possono essere preordinati già da oggi, 20 febbraio, con prezzi a partire, rispettivamente, da 929 e 1.029 euro. L’arrivo sul mercato è previsto per l’8 marzo. Per quanto riguarda invece Galaxy S10e, il prezzo parte da 779 euro, e in questo caso arriverà direttamente sul mercato sempre l’8 marzo, senza alcun preordine.
Importante ricordare che, per chi ordinerà S10 e S10+, ci saranno in regalo i Galaxy Buds, i nuovi auricolari true wireless di Samsung che, da soli, hanno un valore commerciale di 149 euro. Insomma, la palla adesso passa al mercato, che dovrà decretare o meno il successo commerciale di questi dispositivi. In ogni caso, le primissime impressioni sono assolutamente positive, ve ne parleremo in maniera approfondita nei prossimi giorni.
Il Galaxy S9, nella colorazione Black, è in offerta su Amazon con uno sconto di 250 euro rispetto al prezzo di listino. Lo trovate a questo link.