Una mano tesa al Movimento 5 Stelle: «Ora ci metteremo a discutere: hanno ragione, il progetto va rivisto, si possono tagliare spese per un miliardo». E un a mano tesa alla Francia: «dobbiamo andare avanti e magari chiedere più fondi all’Europa». Eppure, al di là dei toni concilianti, Matteo Salvini si presenta al cantiere Tav di Chiomonte con una posizione nettissima: «Sono già stati scavati 25 chilometri di galleria, io dico che ha più senso spender altri soldi per unire i tunnel piuttosto che per chiuderli”. In pochi minuti rovescia diametralmente tutte le posizioni del Movimento 5 Stelle: “Come si fa a dire che il cantiere non c’è. C’è eccome, e deve proseguire per il bene dell’economia e dell’ambiente. Possiamo togliere un milione di Tir dalle strade e respirare meglio tutti».
«All’alleato di governo offre una possibile intesa: la revisione del progetto, par altro prevista dal contatto di governo. “Ci sono opere che possono essere modificate, come la grande stazione di Susa. I costi per l’Italia possono scendere da 4 a 3 miliardi. Ma non possiamo fermarci. Saremmo gli unici».
Alla centrale elettrica di Chiomonte lo attendeva un presidio di attivisti e nelle prime ore del mattino si sono verificati momenti di tensione con la polizia che ha reagito ad alcune provocazioni con una piccola carica di alleggerimento. Nella zona è in corso una abbondante nevicata: alle 10 erano già caduti 30 centimetri di neve.
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Il ministro francese dei Trasporti Elisabeth Borne al cantiere Tav di Saint-Martin-La-Porte
Il ministro francese
Nelle stesse ore della visita di Salvini, a Chiomonte dopo l’invito di Mino Giachino, promotore della petizione online e delle manifestazioni sì Tav, il ministro francese dei Trasporti Elisabeth Borne visiterà il cantiere Tav di Saint-Martin-La-Porte.
La posizione di Di Maio
«Non vado a Chiomonte, visto che lì non è stato scavato ancora un solo centimetro: c’è solo un tunnel geognostico. Per me il cantiere di Chiomonte non è un’incompiuta, ma un’opera mai iniziata». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, lasciando l’Aula della Camera, rispondendo ai cronisti in Transatlantico sulla visita di Matteo Salvini ai cantieri per l’Alta Velocità Torino-Lione. «La spesa del Tav può essere benissimo dirottata sulla metropolitana di Torino o sull’autostrada Asti-Cuneo. Lasciamo i soldi a quel territorio ma investiamoli per cose prioritarie».