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Telecom, Elliott torna a rastrellare titoli

Gen 31, 2019

MILANO – Il fondo americano Elliott sale dall’8,8% al 9,4% di Telecom Italia. L’operazione risulta dalle comunicazioni alla Sec. Si tratta di una mossa difensiva in vista dell’assemblea del 29 marzo in cui Vivendi, socio con il 23%, punta a ribaltare il cda voluto dal fondo Usa. Attualmente guida l’azienda Luigi Gubitosi, dopo aver defenestrato il precedente amministratore delegato Amos Genish con una incursione mentre il manager era all’estero. Vivendi ha chiesto di cambiare parte del cda e la conta avverrà appunto nella prossima riunione dei soci. Elliott ha rastrellato i titoli in Borsa approfittando della forte perdita di valore del titolo Tim, giunto ai suoi minimi proprio per la lotta in corsa tra i soci. Ora invece è tornata la speculazione sugli acquisti.

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“Ci sono diversi percorsi per aumentare il valore per gli azionisti” di Telecom Italia “tra i quali, solo a titolo esemplificativo ma non esaustivo, la separazione della rete di accesso alla rete fissa (netco) e la valutazione delle opzioni di consolidamento del mercato, nonchè la conversione delle azioni di risparmio”. Lo affermano i rappresentanti di Elliott che hanno notificato alla Sec l’operazione su Telecom Italia. Inoltre “qualsiasi cambiamento nella composizione del consiglio in questo momento pregiudicherebbe l’esecuzione e il portare a compimento i previsti piani di creazione di valore”.

Gubitosi, per rinsaldare la propria posizione, ha teso una mano al governo aprendo alla possibilità di una alleanza tra Telecom Italia e Open Fiber, controllata da Enel e Cdp. “Prima di parlare delle possibili soluzioni vorrei sedermi con Open Fiber per un esame approfondito della situazione esistente e delle opportunità che presenta”, ha dichiarato Gubitosi, spiegando la sua posizione sulle reti, in un’intervista a un quotidiano. “L’Italia ha bisogno di infrastrutture ma ha poche risorse per realizzarle, eppure è tra i pochi Paesi che sta andando verso una sovrapposizione delle reti di telecomunicazioni”. Quanto ai conflitti tra gli azionisti di Telecom, Elliott e Vivendi, Gubitosi chiarisce che si possono risolvere “creando valore e questo si può fare riportando Tim al centro del sistema italiano delle telecomunicazioni. Sarà importante trovare un comune punto di incontro tra i nostri azionisti e per quanto mi riguarda farò il possibile perchè si raggiunga un equilibrio”.

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