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Torino, cento attivisti animalisti bloccano il “corridoio della morte” del mattatoio

Gen 28, 2019

Cento animalisti che si definiscono “attivisti antispecisti” italiani, francesi, belgi e svizzeri hanno bloccato il mattatoio di Torino, in via Traves, incatenandosi alle 2 di notte lungo il cosiddetto “corridoio della morte”, quello dove vengono spinti gli animali prima di essere abbattuti.

Gli attivisti appartengoino al gruppo, nato in Francia, “269 Libération Animale”, che dall’ottobre del 2016, come spiega una sua nota, ha realizzato 14 blocchi analoghi, 5 “azioni di liberazione” e 2 occupazioni di sedi di società, oltre che azioni contro i grandi gruppi dell’agroalimentare. Sono intervenuti in forze carabinieri e polizia, ci sono i vigili del fuoco e a scopo precuazionale poco fa è stata inviata al mattatoio anche un’ambulanza del 118. Gli attivisti si sono incatenati alle strutture: mentre i vigili del fuoco tagliavano ad una ad una le catene è proseguito incessante il coro ritmato “justice pour les animaux”, ovvero “giustizia per gli animali”

Torino, cento attivisti animalisti bloccano il "corridoio della morte" del mattatoio

Il mattatoio presidiato da polizia e carabinieri arrivati in forze

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“Gli animali vogliono vivere, non essere uccisi in condizioni migliori – si legge in comunicato del gruppo – Non è una semplice azione militante, ma un forte gesto politico, una vasta operazione di disobbedienza civile, un’azione diretta offensiva e collettiva, che mira direttamente all’industria e che mostra la determinazione del nostro movimento ad ottenere il suo scopo”.


Rifiutiamo – prosegue la nota – l’apolitismo aperto del movimento animale e il suo autocompiacimento francamente nauseante con le ideologie fasciste o di estrema destra. La nostra lotta antispecista deve prendere in considerazione anche le altre oppressioni e affermare la necessità di combattere tutte le discriminazioni e dominazioni, anche quando si rivolgono agli esseri umani. La nostra lotta non ha confini”.

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