PALERMO – Hanno affittato un gommone, beffato il controllo della Capitaneria di porto, che ieri aveva impedito loro di raggiungere la nave, e sono riusciti a salire a bordo. Il nono giorno in mare della Sea Watch si apre con l’inattesa visita dei tre parlamentari da due giorni a Siracusa. Riccardo Magi, Nicola Fratoianni e Stefania Prestigiacomo sono a bordo della nave umanitaria per verificare le condizioni dei 47 migranti soccorsi nel Mediterraneo nove giorni fa.
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“Siamo saliti a bordo nonostante i divieti per esercitare i nostri diritti e doveri di parlamentari – dice Riccardo Magi di +Europa – siamo qui per verificare le condizioni dei passeggeri e dell’equipaggio. Chiediamo che siano fatti sbarcare tutti immediatamente!”. “Chiediamo il rispetto delle norme internazionali – aggiunge Nicola Fratoianni – in rispetto delle quali ai naufraghi e all’equipaggio deve essere consentito di scendere a terra”.
“La questione migranti – aggiunge Stefania Prestigiacomo – non è uno show mediatico di esibizione di forza, come sosteniamo da tempo, ma va affrontata in modo serio, politico, in Europa, senza isolare il Paese dai suoi partner europei e soprattutto senza mettere a rischio vite umane. Il governo affronti la questione migratoria con le competenze adeguate, se ne ha, e non impedendo a un pugno di disgraziati di scendere sulla terraferma…”.
Con i parlamentari ci sono anche la mediatrice culturale Alessandra Sciurba, l’avvocato Nicoletta Piazzese e lo psichiatra Gaetano Sgarlata. A preoccupare sono soprattutto le condizioni dei 13 minori, 8 dei quali non accompagnati, che il ministro Salvini si rifiuta di far scendere nonostante la sollecitazione del procuratore dei minori di Catania Caterina Ajello.
A bordo c’è “una situazione difficile – riferisce Magi dei radicali italiani – sull’imbarcazione abbiamo parlato con alcuni migranti, hanno raccontato le loro storie”
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A bordo della Sea Watch, che batte bandiera olandese, c’è anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, e alcuni attivisti che hanno portato sulla nave generi di prima necessità.
I 47 migranti sono stati salvati dalla Sea Watch 3 in acque libiche. Il porto di Siracusa resta chiuso per ordine del ministro dell’Interno Matteo Salvini, nonostante le molte voci levatesi a favore dello sbarco. “Non cambio idea”, dice il vicepremier, che minaccia di inviare la polizia a bordo per indagare per favoreggiamento di immigrazione clandestina.
Dopo il rifiuto di far sbarcare anche i soli minori non accompagnati, la Cei si è detta disponibile ad accoglierli. Il deputato radicale di +Europa Riccardo Magi, ora a bordo, aveva denunciato sabato: “A me e ad altri parlamentari è stato impedito di salire a bordo, violato esercizio prerogative”.