• 23 Settembre 2024 9:29

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Tria: “Decretone approvato dalla Ragioneria dello Stato”

Gen 24, 2019

Rep

MILANO – Il decretone che contiene i provvedimenti su Reddito di cittadinanza e quota 100 “è stato approvato dalla Ragioneria generale dello Stato”, e per quanto riguarda i tempi “ci sono stati affinamenti nel testo ma, nel merito, non riguardano problemi di Ragioneria”. Lo ha detto in conferenza stampa a Davos, dove partecipa al consueto Forum che riunisce il gotha del mondo economico-finanziario, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. “Non ci sono blocchi nel decretone. Né da parte della ragioneria né per quanto riguarda la bollinatura. Fino all’ultimo si è cercato di affinare il testo e le misure, sono abbastanza complesse”, ha spiegato.

Nella relazione tecnica al testo, riporta l’Ansa, si specifica che tra quota 100 e blocco dell’età per la pensione anticipata, nel 2019 andranno in pensione 290.000 persone in più. Nel dettaglio, si prevede l’uscita di 102.000 dipendenti privati e di 100.000 lavoratori pubblici in più. Quota 100 e le altre misure, compreso il cumulo di più gestioni, consentiranno anche il pensionamento anticipato di 88.000 lavoratori autonomi.

Tria si è poi soffermato sul rallentamento economico in atto in Italia, e non solo, ma ha escluso che la crescita minore (Bankitalia e Fmi la pongono allo 0,6% contro l’1% del governo) possa portare alla necessità di rifare i conti della Manovra. “Escludo una manovra correttiva legata al rallentamento della crescita. Il nostro obiettivo concordato con l’Ue è sul deficit strutturale, che non tiene conto dell’andamento dell’economia”, ha detto. Proprio sulle previsioni del Fondo monetario ha parlato di una drammatizzazione eccessiva delle conseguenze del rallentamento: “L’Italia vede un rallentamento assieme all’Europa, ma in passato non ha prodotto crisi globali o europee”.

Da parte del titolare delle Finanze è arrivato anche un passaggio sulla tensione con Parigi. “Non credo” che partite importanti tra Italia e Francia, come Fincantieri o Alitalia, “possano risentire di quello che per ora è solo uno scontro mediatico. Non c’è alcun interesse italiano ad andare allo scontro con la Francia, la Germania o altri paesi europei. Si creano delle tensioni in periodo pre-elettorale”. Accenno anche alla questione bancaria: “Il sistema bancario italiano è solido e non ci sono situazioni che possano portare a crisi sistemiche”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close