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La distensione Usa-Cina spinge i mercati, spread sotto 270 punti

Gen 9, 2019

MILANO – La distensione nei rapporti commerciali tra Usa e Cina continua a fare bene ai mercati, nonostante negli Stati Uniti ancora non sia arrivata la quadra intorno al budget federale e perduri il braccio di ferro sul finanziamento del muro al confine con il Messico, con l’effetto che lo shutdown parziale delle attività prosegue. I colloqui tra Washington e Pechino sono stati estesi di un giorno ed è stato un segnale interpretato dai mercati come la volontà di fare un passo avanti: forti acquisti sulle Borse asiatiche e future su Wall Street in rialzo. Anche il petrolio continua il suo recupero, rivedendo la quota di 50 dollari al barile, mentre il biglietto verde s’indebolisce.

In Europa le contrattazioni sono partite col piede giusto e Milano segna un rialzo dello 0,8%. In linea le altre: Francoforte sale dello 0,75%, Parigi dello 0,8%. Apertura in calo per lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che sulla piattaforma Bloomberg scende sotto 270 punti nella scadenza a 10 anni con il rendimento del titolo italiano al 2,94%.

Secondo quanto riferito da Bloomberg, l’amministrazione Trump è sempre più incline a sottoscrivere un accordo con Pechino per ridare fiato ai mercati, che hanno dato segnali pericolosi di scricchiolio negli ultimi tempi. Oggi si attende la chiusura di questo round di dialogo e non a caso all’agenzia Usa Kate Moore, strategist di BlackRock, ha spiegato come “potrebbe arrivare una stabilizzazione del mercto, qualora si facessero passi avanti verso l’accordo. Resterà in ogni caso un tema che sorvolerà i mercati per molti anni, credo”, ha aggiunto la strategist.

Questa mattina si è assistito al terzo rialzo consecutivo per le principali borse di Asia e Pacifico: in crescita Tokyo (+1,1%), Shanghai (+0,71%), Seul (+1,95%) e Sidney (+0,98%), insieme a Hong Kong (+2,04%) e Mumbai (+0,43%), ancora in fase di contrattazioni. Sulla piazza nipponica hanno corso Panasonic (+3,21%) e Mitsubishi Heavy (+3,11%). Positiva Mitsubishi Motor (+1,91%), controllata da Nissan (+0,36%), il cui nuovo ad, Hiroto Saikawa, successore di Carlos Ghosn, ha annunciato di voler valutare la necessità di eventuali cambiamenti nell’alleanza strategica con Renault.

Sul fronte delle materie prime, il rilancio azionario fa scendere l’oro a 1.282,48 dollari l’oncia, in flessione dello 0,21%. Il calo del dollaro e il sollievo dei mercati fanno invece bene al petrolio che è in rialzo a 50,40 dollari per il barile Wti e a 59,38 dollari per il Brent.

Apertura in rialzo per l’euro. La moneta unica passa di mano a 1,1460 dollari in un clima internazionale più ottimista. In lieve rialzo a 124,82 il cambio con lo yen. Il biglietto verde guadagna posizioni nei confronti della divisa giapponese a 108,91. In attesa della disoccupazione italiana, in Germania il surplus commerciale di novembre è risultato in miglioramento a 19 miliardi, ma come frutto di un calo delle importazioni superiore a quello delle esportazioni.

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