Si faceva chiamare Antonio Gallo da ormai tre anni, da quando era arrivato in Italia, dopo essere scappato da un centro diurno di Vienna. Antonio era in realtà Arian, un ragazzo affetto da autismo, che era fuggito il 9 novembre 2015 perché“voleva vedere il mondo”.

La famiglia non aveva mai smesso di cercare il ragazzo, confortata dalla polizia, convinta che Arian fosse ancora vivo: “Questa è stata la cosa più importante per noi in questi anni difficili”, ha raccontato la mamma del 25enne, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. La fuga del ragazzo era stata dettata dal desiderio di vedere altri posti e di conoscere nuove persone e andare in un Paese straniero non è stato un problema per Arian, che ha la capacità straordinaria di imparare lingue diverse in brevissimo tempo: conosceva già il tedesco, il persiano e l’ungherese. Non è stato difficile imparare anche l’italiano e lo ha fatto così bene da farsi registrare come cittadino italiano. In Italia si era creato una nuova identità come Antonio Gallo ed era stato prima ricoverato in una struttura psichiatrica, poi accolto da una struttura per disabili a Pieve Emanuele, nel Milanese. Lì il ragazzo era riuscito a farsi voler bene da tutti. Ma, nei giorni scorsi, guardando su internet le foto delle persone scomparse, un operatore sanitario lo aveva riconosciuto.

Non appena avvisate, la madre e la sorella si sono precipitate in Italia e il 29 dicembre Arian è tornato a casa, a Vienna, insieme a loro: dopo tre anni potrà finalmente festeggiare di nuovo le feste in famiglia.