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Intestazione fittizia di beni, Fabrizio Corona torna in carcere

Ott 10, 2016

Fabrizio Corona torna in carcere. La squadra mobile di Milano ha arrestato l’ex fotografo dei vip dopo il sequestro preventivo di 1,7 milioni di euro rintracciati venerd scorso nell’abitazione della sua collaboratrice Francesca Persi, pure lei finita in carcere. Soldi in contanti, impacchettati, e nascosti in un controsoffitto che, stando all’accusa, sarebbero il frutto di guadagni in nero realizzati da Corona presenziando a serate in discoteca, in locali notturni o altri eventi mondani.

L’accusa contestata a Corona intestazione fittizia di beni con l’aggravante di aver commesso il fatto durante il periodo di affidamento in prova ai servizi sociali. Aggravante esclusa per la Persi, amministratrice della societ Atena, che detiene i diritti di immagine dell’ex fotografo dei vip. La richiesta di arresto stata avanzata dal pm della Dda di Milano Paolo Storari e firmata dal gip Paolo Guidi.

Corona, scarcerato nel giugno 2015 dopo 2 anni e mezzo di detenzione, dopo l’affidamento alla comunit di don Mazzi, aveva potuto tornare a vivere nella sua casa a Milano perch aveva ottenuto l’affidamento in prova sul territorio. E nei giorni scorsi, a seguito della decisione del gip sulla continuazione tra alcuni reati delle condanne definitive, il cumulo pena residuo per l’ex re dei paparazzi era stato ricalcolato in 5 anni e 1 mese (sotto i 6 anni che lo avrebbero fatto tornare in carcere), consentendogli, dunque, di proseguire nell’affidamento.

Il sequestro dei contanti “in nero”, per, rischiava di complicare nuovamente il suo percorso e di portare alla revoca dell’affidamento in prova. Lo scorso luglio, tra l’altro, Corona era stato gi “ammonito”, con tanto di restrizioni nelle prescrizioni per una vacanza a Capri non autorizzata, con tanto di foto hot su uno yacht pubblicate su riviste di gossip. A far rientrare in carcere Corona stata, per, l’ordinanza di custodia eseguita oggi e non una decisione del Tribunale di sorveglianza. Il procuratore aggiunto della Dda Ilda Boccassini e il pm Paolo Storari hanno contestato all’ex agente fotografico la professionalit nel reato, prevista nell’articolo 105 codice penale.

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