Sembra che Elon Musk non sia il solo a voler concretamente portare l’umanità sul pianeta rosso. Dennis Muilenburg, CEO di #Boeing, ha infatti accettato di buon grado l’invito, formulato dal patron di SpaceX in occasione del meeting di Guadalajara, a compiere questo grande passo verso l’esplorazione e l’occupazione in pianta stabile del sistema solare. Secondo quanto riportato da Bloomberg, nel corso di una conferenza tenutasi a Chicago Muilenburg è addirittura arrivato a sfidare apertamente Elon Musk, sostenendo che il primo uomo che metterà piede su #Marte arriverà a bordo di un razzo “marchiato” Boeing.
Boeing e lo spazio, una storia che dura da 50 anni
Come è facile intuire, il colosso americano famoso per aver dato i natali ad aerei di linea e da trasporto come il 737 e il 747 non è nuovo del settore. I potenti razzi Saturn V, quelli che per intenderci hanno permesso agli Stati Uniti di vincere la competizione “simbolica” con l’URSS grazie al successo della missione Apollo 10 sulla Luna, sono infatti stati progettati in collaborazione con la compagnia di aviazione americana.
Due facce della stessa medaglia?
Le due aziende in questione sono in realtà simili sotto diversi aspetti fondamentali per il futuro dell’esplorazione spaziale. Tanto per cominciare Boeing e SpaceX sono le prime due compagnie private che la NASA ha scelto per trasportare gli astronauti da e verso la Stazione Spaziale Internazionale. Inoltre entrambe hanno in cantiere progetti specificatamente mirati alla creazione di sistemi innovativi per i lanci e per i viaggi marziani e interplanetari in generale. Da un lato c’è il progetto denominato SLS (Space Launch System) della Boeing (ma sostenuto anche dalla NASA), che condurrà alla realizzazione di un vettore in grado di trasportare carichi pesanti (fino a un massimo di circa 20 tonnellate cubiche) lungo il tragitto Terra-Marte. Dall’altro la SpaceX sta mettendo a punto il razzo noto come Falcon Heavy che, inserito nel più ampio piano progettuale per la costruzione del cosiddetto Interplanetary Transport System, dovrebbe essere in grado di traghettare alla volta di Marte fino a 13 tonnellate cubiche. Le prove ufficiali del grande evento, che consisteranno di missioni prive di equipaggio, dovrebbero avvenire nel biennio 2017-2018 (prima Boeing poi spaceX).
Marte, ma non solo
Ricalcando lo stile visionario del creatore di PayPal e Tesla Motors, Muilenburg ha prefigurato l’evoluzione dei viaggi spaziali commerciali, immaginando la nascita, nel corso dei prossimi decenni, di diverse rotte e destinazioni all’interno della fascia orbitale terrestre (dove al momento l’unica presenza umana costante è rappresentata dalla Stazione Spaziale Internazionale). Laboratori per la ricerca e la produzione in condizioni di microgravità, ma anche strutture più prettamente turistiche come alberghi e “resort” spaziali potrebbero, un domani non troppo lontano, punteggiare la volta celeste. I prossimi passi saranno determinanti per comprendere chi si aggiudicherà l’ambito primato, ma nel frattempo non è da escludere che altri competitors abbiano intenzione di ricoprire un ruolo di primo piano in questo lungimirante progetto che, parafrasando le parole di Elon Musk, potrebbe rendere l’umanità una specie multi-planetaria a tutti gli effetti.