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Commercio, Cina e Usa si riavvicinano: volano le Borse. Spread sotto 290 punti

Nov 2, 2018

MILANO – I mercati tornano a sperare in una soluzione “pacifica” alle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, e i listini volano. A far prendere quota all’ottimismo è stata una telefonata tra il presidente Usa, Donald Trump, e quello cinese, Xi Jinping, e le indiscrezioni secondo lo stesso Trump avrebbe chiesto ai suoi funzionari di mettere a punto una bozza di accordo commerciale da discutere in occasione del G20 in Argentina.

Sulla scia di queste notizie, dopo una partenza cauta la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo del 2,56%. Tutta l’area asiaica si è mossa euforica: Seul è cresciuta del 3,53%, Shanghai del 2,7%, Shenzhen quasi del 4% mentre Hong Kong, a scambi ancora in corso, avanza del 3,5 per cento. Per le Borse asiatiche si tratta della miglior seduta dall’aprile del 2016 (l’indice Msci Asia Pacific chiude la settimana in recupero del 5 per cento) e conferma il rialzo delle ultime sedute, che a dire il vero arriva dopo un ottobre terribile per i mercati, chiuso a livello globale come non si vedeva da sei anni.

Anche l’Europa si muove in netto rialzo. In apertura, Milano guadagna l’1,1% mentre Francoforte sale dell’1,5%, Parigi dell’1,5% e Londra dell’1,1%. Bene anche i future su Wall Street, che mettono da parte le preoccupazioni legate ai conti di Apple. “I commenti positivi di Trump sulle tensioni commerciali con la Cina stanno incoraggiando gli investitori nel breve termine”, ha commentato Tai Hui, chief market strategist per l’Asia Pacific di JPMorgan Asset Management da Hong Kong all’agenzia Bloomberg, che per prima ha riportato il piano della Casa Bianca. “Sebbene restiamo cauti su una piena risoluzione del conflitto commerciale nel medio periodo, il fatto che il dialogo sia ripartito per ora è sufficiente agli investitori” per far ripartire gli acquisti.

In Italia continua a tenere banco la Manovra finanziaria: lo spread tra Btp e Bund partecipa alla distensione generale e scende ancora verso 290 punti base in apertura di giornata, con il Btp decennale che rende meno del 3,4%.

L’euro apre in rialzo sopra 1,14 dollari e lo yen, considerato un bene rifugio, cala: la moneta europea passa di mano a 1,1419 dollari e 129,10 yen. Gli investitori attendono poi il rapporto sul lavoro degli Usa, mentre in Europa è la volta degli indici Pmi che anticipano l’andamento del settore manifatturiero.

Tra le materie prime, infine, il petrolio si stabilizza dopo le forti vendite della vigilia con il greggio Wti che guadagna lo 0,06% a 63,73 dollari al barile. Anche il Brent segna un lieve rialzo dello 0,45% a 73,22 dollari al barile. L’oro è in calo: viene trattato a 1.232,79 dollari l’oncia, segnando un ribasso dello 0,67%.

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