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Processori AMD EPYC e GPU Nvidia per il supercomputer Perlmutter NERSC-9

Ott 31, 2018

Cray ha annunciato Shasta, un nuovo supercomputer basato su un progetto che l’azienda definisce “totalmente nuovo” e capace di una potenza di classe “exascale”. Secondo il produttore, Shasta integra un nuovo software di prossima generazione per garantire modularità ed estensibilità, una nuova interconnessione progettata internamente ed è in grado di offrire un’elevata scalabilità.

Shasta è stato scelto dal NERSC (National Energy Research Scientific Computing Center) del Dipartimento dell’Energia statunitense, che l’ha selezionato per il suo sistema NERSC-9, nome in codice Perlmutter (in onore al premio Nobel e astrofisico Saul Perlmutter), che sarà pronto nel tardo 2020. Per Cray si tratta di un’intesa del valore di 146 milioni, una delle più importanti mai siglate nella sua storia.

Con Shasta è possibile abbinare differenti architetture di processore (X86, Arm, GPU) nello stesso sistema e anche interconnessioni di Cray (Slingshot), Intel (Omni-Path) o Mellanox (InfiniBand). La nuova interconnessione Slingshot di Cray ad alta velocità è stata pensata specificatamente per il supercomputing e garantisce un bandwidth per nodo fino a 5 volte maggiore rispetto alla precedente soluzione.


Per quanto riguarda il sistema NERSC-9, si parla di una potenza di calcolo che sarà più di 3 volte superiore a quella attualmente disponibile al NERSC. Il passo avanti si deve all’uso di processori AMD EPYC e GPU Nvidia Tesla di prossima generazione. Probabilmente, dato che si parla di 2020 inoltrato, il supercomputer adotterà CPU AMD EPYC “Rome” oppure “Milan”, mentre per quanto riguarda le GPU Nvidia ancora non è nota l’evoluzione delle architetture dopo Turing/Tesla.

“Mantenere la leadership nel settore HPC è vitale per la competitività, la prosperità e la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, ha dichiarato il segretario all’Energia degli Stati Uniti, Rick Perry. “Questo nuovo sistema, creato in stretta collaborazione con l’industria statunitense, offrirà agli scienziati americani un nuovo e potente strumento per scoperte e innovazioni e rappresenterà un’importante pietra miliare sulla strada verso l’imminente era dell’elaborazione exascale”.

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