“Pensare di minare le basi del Pd prima selle Europee è una follia, serve un segretario che faccia il mediano e non che pensi a se stesso come candidato premier, e serve una opposizione dura non solo sui giornali ma nelle piazze”. È in qualche modo il padrone di casa, visto che il Pd ha scelto Milano per il suo ‘Forum per l’Italia’. E forse anche per questo il sindaco Beppe Sala sceglie di usare parole forti e nette verso il partito “di cui non ho tessera, ma a cui voglio bene” e viene ricambiato da applausi scroscianti da tutta la platea.
Sala parla di Milano, della linea della sua amministrazione fatta di solidarietà e futuro, ma riserva quattro consigli al Pd, partendo dal fatto che “il momento è delicato ma non irrecuperabile”. Guarda Maurizio Martina quando dice che “un segretario ce lo abbiamo” ma pensa al congresso quando scandisce: “Da sindaco e da Beppe Sala voglio un segretario che anche nei rari momenti di autoesaltazione che questo ruolo può dare non penserà a se stesso come candidato premier, che stia un giorno a Roma e gli altri in giro, al Sud, perché poi ci lamentiamo che lì non arriviamo”. È ancora, nella descrizione del segretario ideale, che “parli con tutti, perché le partnership non si costruiscono solo vicino alle elezioni”.
Parla della sua Milano, Sala, del doppio binario inscindibile di “crescita e solidarietà” e anche qui lancia una frecciata al partito: “Qui non ci chiudiamo in conclave e non guardiamo i sondaggi. Ascoltiamo, creiamo rete e la gestiamo ogni giorno, senza derogare sulle linee politiche ma sottoponendo le nostre scelte ai tanti popoli di Milano. Stiamo con i piedi per terra ma rilanciamo sempre verso il futuro”. Cita il Piano quartieri, con 1,6 miliardi da investire in quattro anni, parla di ambiente e di politiche sull’oggi “ma guardando al futuro: perché poi certo, se passa il treno delle Olimpiadi è chiaro che ti ci butti, ma perché fa parte di questa visione”.
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In platea ci sono tanti big, Gentiloni, Fassino, Franceschini, e riprende la sua idea sulle liste per le Europee per dire che “chi sta pensando di candidarsi deve sapere a dicembre cosa avrà dietro, simboli e tutto il resto, i collegi sono grandi e uno deve avere il tempo di girare”.
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Franceschini: “Un listone europeista più largo del Pd. E solo Zingaretti può unire”
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Da ultimo, la questione dei temi non presidiati dal Pd: l’ambiente, la questione femminile, quella delle infrastrutture, “possibile che non diciamo che se non facciamo la Tav da Lione vanno a Francoforte e Budapest?”. E prende applausi quando quasi grida: “Voglio un segretario che abbia dietro tutti noi, perché al prossimo caso Lodi mette duecento persone fuori dal municipio finché quella (la sindaca, ndr) non cambia idea”.
E qui torna su un tema che affronta da giorni: “Dobbiamo dire no a ‘prima gli italianì ma sì a quelli che fanno il loro dovere da cittadini, a prescindere dal colore della pelle”.