MILANO – Partenza debole per le Borse europee, in scia alle vendite che hanno caratterizzato la seduta asiatica. Milano segna un ribasso dello 0,3%, in linea con gli altri listini del Vecchio continente: Londra, Parigi e Francoforte sono allineate intorno al -0,2%.
Lo spread tra Btp e Bund, termometro del rischio percepito sull’Italia, resta sotto controllo: il differenziale apre sotto 130 punti base mentre il rendimento del decennale italiano oscilla sull’1,9%. “E’ chiaro che l’approccio alla formazione del nuovo Governo e l’approccio rispetto alla stabilità finanziaria deve essere quello di rimanere nel corso attuale, riducendo gradualmente il deficit e riducendo gradualmente il debito pubblico”, ha commentato sullo stallo circa l’esecutivo tricolore il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, intervistato da Politico e rispondendo a una domanda sull’Italia.
L’agenda macroeconomica ruota intorno alle indicazioni sulla crescita delle principali economie europee. Nel primo trimestre del 2018, quella tedesca ha rallentato: è cresciuta dello 0,3% rispetto a quello precedente. Lo ha reso noto l’istituto di statistica federale. Nel quarto trimestre del 2018, l’economia era cresciuta dello 0,6%. Il dato è inferiore alle attese degli analisti che stimavano una crescita dello 0,4%. In Francia, invece, l’Insee ha rivisto al rialzo la crescita del Pil per il 2017, portandola al +2,2% rispetto al +1,9% comunicato alla fine dello scorso aprile. Sempre in Francia, ad aprile l’inflazione è salita dello 0,2% su base mensile e dell’1,6% su base tendenziale.
Tra i singoli titoli di Piazza Affari si segnala lo strappo di Pirelli dopo che ha chiuso il primi trimestre con ricavi in crescita del 5,7% a 1,31 miliardi di euro. L’utile netto è di 89,1 milioni, a fronte di una precedente perdita di 27,1 milioni.
Negli Usa si guarda ai dati su commercio al dettaglio, manifatturiero della Fed di New York, scorte aziendali e mercato immobiliare. Ieri sera, Wall Street ha chiuso positiva con il Dow Jones a +0,27% e il Nasdaq in salita dello 0,11%. In mattinata, la Borsa di Tokyo ha chiuso debole con un calo dello 0,21% per le prese di profitto. In Cina si è segnalata l’accelerazione della produzione industriale, +7% ad aprile.
I prezzi del petrolio tornano a salire oggi in Asia, spinti dalle tensioni in Medio Oriente e da una relazione dell’Opec ritenuta favorevole. Il light sweet crude (Wti), con consegna a giugno, guadagna 2 cent a 70,98 dollari nei primi scambi elettronici in Asia. Il barile di Brent, con consegna a luglio, sale di 6 cent a 78,29 dollari. Quotazioni dell’oro poco mosse sui mercati asiatici inattesa degli sviluppi della politica internazionale con le tensioni in Medio Oriente: il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.312 dollari l’oncia.