• 24 Ottobre 2024 9:13

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Il capomafia di Campobello è un “gran massone”. L’ultimo mistero del clan Messina Denaro

Mag 7, 2018

“Questo qua è un gran massone”, bisbigliava nelle intercettazioni il boss di Mazara del Vallo Dario Messina. Parlava di Raffaele Urso, detto Cinuzzo, il capomafia di Campobello di Mazara ritenuto uno dei fedelissimi del superlatitante Matteo Messina Denaro. L’ultima intercettazione ha trovato un riscontro importante nelle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Trapani e del Ros. Cinuzzo era in ottimi rapporti con un massone della loggia “Domizio Torrigiani” del Grande Orientale d’Italia, Vincenzo Lentini si chiama.

Campobello di Mazara si conferma laboratorio di grandi relazioni equivoche. Urso, arrestato nel recente blitz contro gli uomini di Messina Denaro, è risultato legato anche a una imprenditrice, Silvia Mirabella, “per una serie di dinamiche di natura finanziaria e immobiliare non meglio individuabili”, hanno scritto gli investigatori nella loro informativa alla procura di Palermo. La sera in cui fu ucciso il bracciante Giuseppe Marcianò (ritenuto vicino al clan) – era il luglio 2017 – Urso fu chiamato dalla donna, e le disse con tono sbrigativo: “Chiudi tutto per adesso… chiudi tutto… poi ti spiego…E’ successo qualche cosa strana e allora… poi ti spiego lunedì… appena salgo…”. Parole rimaste misteriose.

Di certo, invece, il boss Urso avrebbe utilizzato le sue conoscenze nella loggia “Domizio Torrigiani” per perorare la causa dell’amica, che puntava ad entrare nella “Stella d’Oriente”, “un’organizzazione paramassonica di origine statunitense”, scrivono i magistrati del pool coordinato dal procuratore aggiunto Paolo Guido. Sembra che l’intercessione andò a buon fine, nel mese di maggio 2017. E un giorno, la donna parlò direttamente con l’esponente della loggia di Campobello che l’aveva raccomandata: “Sai, la cerimonia è stata ufficiale, come fanno per tutti quanti”. Aggiunse: “La cerimonia solo per me è stata fatta”. E il massone Lentini, che di sé diceva “Io sono all’apice”, commentò: “Ti sembra poco questo?”. I pm hanno scritto nel provvedimento di fermo: “La sede della loggia alla quale la donna era stata affiliata veniva individuata nel centro polifunzionale Casa Nathan, che si trova in piazzale delle Medaglie d’Oro, a Roma, dove appunto l’Ordine della Stella d’Oriente ha anche la sua sede di ritrovo”. Perché, dunque, quella raccomandazione?

LA FOTO/ Messina Denaro, ritratto del boss da giovane

LA FOTO/ Il padrino in doppiopetto

LA FOTO/ Pizzini, caviale e videgiochi. Il covo

IL CASO/ Lo 007 arrestato svelò l’indagine su Messina Denaro

Il massone aveva spacciato l’amica-socia del boss come sua nipote. E il boss si vantava con lei: “Il favore lo hanno fatto solo ed esclusivamente per lui, hanno agito… perché di solito si fanno con 5, 6, 7 persone. Si stanno facendo miracoli per te, hanno fatto… va”. Nel provvedimento

di fermo, i magistrati annotano ancora a proposito del massone che “sono stati riscontrati rapporti con esponenti mafiosi della medesima area territoriale, come Leonardo Bonafede”. Intanto, il massone diceva all’imprenditrice che sarebbe stato proficuo restare in contatto: “Cose che tu non mi puoi dire per telefono me le mandi per mail”. Il boss Urso è davvero il più misterioso dei componenti della rete dell’imprendibile Messina Denaro.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close