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Umberto Gandini: «Var in Champions? Il problema sono gli arbitri impreparati»

Mag 5, 2018

sabato 5 maggio 2018 12:28

ROMA – «Le polemiche post Roma-Liverpool? Abbiamo reagito con signorilità, diciamo che l’abbiamo presa nel modo giusto. Partecipiamo a una competizione sportiva dove l’aspetto economico è importante ma abbiamo fato il nostro e siamo contenti, nonostante la delusione finale». Parola di Umberto Gandini, ad della Roma, che ha parlato al programma radiofonico Deejay Football Club. «Ci siamo preoccupati di organizzare un evento di grande spessore come la sfida fra Roma-Liverpool e lo abbiamo fatto nel modo migliore e il risultato è stato ottimo. C’è stata una bellissima risposta da parte delle autorità, dei tifosi di entrambe le squadre e dei cittadini», ha proseguito il dirigente.

Gandini fa parte dell’Eca e ha parlato anche del mancato utilizzo del Var in Champions League: «Il tema principale da discutere è il numero degli arbitri che possono utilizzare questa tecnologia. Alcuni paesi già lo hanno implementato ma ci sono altri paesi che non hanno fatto nemmeno dei test e quindi sono notevolmente indietro, inclusa la Premier. Ci sono degli arbitri impreparati e in Champions questa cosa pesa nelle scelte. La Var è un processo irreversibile e quindi ci arriverà anche la Uefa, questo è poco ma sicuro. Dovranno essere imposte le sperimentazioni al maggior numero di paesi possibili in modo che questa tecnologia sarà utilizzata da tutti. Arbitri ‘condizionati’ dal mancato utilizzo del Var? Dipende dalla loro personalità. Posso dirvi che Skomina (l’arbitro di Roma-Liverpool, ndr.) è stato il primo a rendersi conto che avrebbe evitato una figuraccia se avesse potuto contare sul Var».

Chiosa sul mercato della Roma: «I quasi 100 milioni di euro che arriveranno dalla Champions ci permettono di ragionare con maggior serenità senza la necessità di fare delle vendite obbligate. Detto ciò abbiamo da tenere in linea i nostri conti, siamo ancora in una situazione di settlment agreement e i nostri conti restano sotto controllo. Ovviamente dopo aver fatto questo percorso e avendo visto crescere il nostro fatturato, la situazione è molto più tranquilla visto che sarà più facile centrare gli obiettivi imposti dalla Uefa. Ora forse abbiamo meno pressione ma il mercato è fisiologico e le cessioni dipendono anche dalle decisioni dei giocatori che cercano alti salati. Poi ci sono le scelte tecniche…», ha concluso l’ad giallorosso.

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