E così è finita. O forse no? Dopo mesi di polemiche attorno al nome di Cambridge Analytica, società accusata di aver utilizzato in maniera fraudolenta i dati di oltre 87 milioni di utenti Facebook nell’intento di pilotare le campagne politiche per il referendum dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea e delle presidenziali USA, l’azienda ha dichiarato l’insolvenza in UK e la bancarotta negli USA.
Se però pensate che questa sia la fine vi sbagliate, perché in realtà, a ben guardare i documenti ufficiali, la società si sta già preparando a tornare sul mercato con un nuovo nome, Emerdata. Insomma, altro che bandiera bianca, qui siamo dinanzi a una semplice operazione di maquillage: Cambridge Analytica ormai era divenuto un brand compromesso e così fallisce e riparte sotto altro nome, più fresco e pulito.
A spiegarlo del resto è la stessa azienda: “Nei mesi scorsi Cambridge Analytica è stata soggetto di innumerevoli quanto infondate accuse e, nonostante gli sforzi dell’azienda per cambiare la percezione delle cose è stata offesa per attività non solo legali ma anche ampiamente accettate come componente standard dell’advertising online sia nelle arene politiche che commerciali”, si legge in una nota. “Nonostante Cambridge Analytica sia pienamente convinta che i propri dipendenti abbiano agito correttamente sia da un punto di vista etico che legale, come ora confermato dal Malins report, l’assedio dei media ha virtualmente allontanato tutti i clienti dell’azienda”.
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Per questo era necessario che Cambridge Analytica morisse e nascesse Emerdata, società che si occupa delle stesse attività, ha lo stesso management e gli stessi investitori dell’altra ed ha perfino la sede allo stesso indirizzo della precedente.
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Personalmente, come ho sempre detto, stando anche agli studi più recenti nel settore della psicografia e della social network analysis, è assai improbabile che Cambridge Analytica sia davvero riuscita a influenzare le elezioni del presidente degli Stati Uniti e il voto sulla Brexit e l’azienda ha ragione quando dice di non aver fatto nulla che non fosse non solo legale ma ampiamente condiviso come pratica pubblicitaria sul Web.
Il problema però non sta nell’essere riusciti a fare ciò che ci si riprometteva, ma nell’averci comunque provato. Se il risultato è nullo o quasi l’intento non smette per questo di fare paura e ciò che non è tecnologicamente possibile oggi lo sarà domani, quando a farlo non sarà Cambridge Analytica, ma magari Emerdata.
Social Network Analysis è un buon punto di partenza per iniziare a comprendere implicazioni e potenzialità di questa “scienza inesatta”.