di Andrea Santoni
mercoledì 5 ottobre 2016 20:18
TORINO – Un Giampiero Ventura sorridente nello Stadium dove, da allenatore del Torino, ha sempre perso (5 volte su 5): «E’ una gioia essere in questa città dove ho trascorso una fetta importante della mia vita e anche di poter giocare da padrone di casa in uno stadio dove ho sempre visto vincere la squadra di casa…».
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ROMAGNOLI COME BONUCCI – Il ct senza sbilanciarsi sulla formazione (anche qui una battuta: “giocano i soliti“) ha fatto capire che farà debuttare Romagnoli. Il significato? «E’ uno dei piccoli passi verso il futuro; potrà dimostrare il proprio valore. Azzardo o coraggio? E’ la stessa domanda che mi fu rivolta nel 2009 quando decisi di far esordire in serie A Bonucci e Ranocchia, allora con me a Bari, alla prima di campionato. La partita andò bene (1-1, ndi) e così hanno iniziato la carriera che hanno fatto».
CONTE O NON CONTE – Il ct ha fatto riferimento anche al confronto con il suo predecessore. Qui, nello stadio dei trionfi di Conte, contro la squadra battuta dall’ex ct in modo netto, Ventura potrebbe, in caso di buona prova con la Spagna, chiudere i conti col passato: «Non so se sarà possibile. Me lo auguro, vorrebbe dire aver fatto risultato positivo, anche se qualche rimasuglio del passato ci sarà sempre. La cosa che conterà davvero è come affronteremo questa partita, come la giocheremo. Non carichiamola drammaticamente di significati. E’ importante ma non determinante, piena di stimoli. Rispetto a settembre siamo in condizioni migliori. Dovremo correre bene, sì, ma non basta: la Spagna la metti in difficoltà quando leggi la partita, quando sai cosa fare, quando proponi calcio».