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Addio a Giuseppe Nardini, il signore della grappa

Apr 27, 2018

Il Veneto saluta un altro dei suoi capitali d’impresa. Dopo Pietro Marzotto, scomparso ieri, Giuseppe Nardini, della dinastia produttrice dal 1779 di una delle pi note grappe italiane, morto a 91 anni, nella sua casa di Bassano del Grappa in provincia di Vicenza.

L’imprenditore che credeva nella innovazione nel segno della tradizione si spento nel suo letto circondato dal nostro affetto – ha detto la figlia, Cristina, che gli stata vicina fino all’ultimo con la madre Maria Luisa – dopo 15 giorni di agonia per un malore dal quale non si pi ripreso.

L’azienda di famiglia era stata fondata da Bortolo Nardini a due passi dal Ponte degli Alpini di Bassano, il simbolo della citt veneta.

Oggi ai vertici ci sono quattro cugini, fra i quali Cristina, la prima donna ad avere un ruolo attivo in azienda. All’ultima edizione del Vinitaly Nardini Spa era stata presente con la “distilleria d’Italia”, la nuova identit creativa dell’azienda che esprime “un mondo sorprendente che racchiude tradizione e modernit, sapere antico e continua evoluzione” e dove sono chiaramente visibili i protagonisti della prima distilleria d’Italia, a cominciare dal fondatore,, che tiene tra le mani la bottiglia di Grappa Bianca 50, le botti, il cappello degli Alpini cos come i luoghi di Nardini, il Ponte di Bassano del Grappa, la Grapperia, il Garage Nardini.

Oltre alle storiche grappe, a Verona Nardini aveva portato anche i quattro nuovi blend della Selezione Bortolo Nardini, la nuova linea premium dedicata all’Horeca presentata in esclusiva a Vinitaly lo scorso anno, risultato di un percorso iniziato 20 anni fa “con la scelta delle grappe pi morbide, profumate e dolci, ottenute da vinacce freschissime ed esclusivamente diraspate”. Tra le novit delle grappe la nuova edizione limitata della Grappa Bianca 50 dedicata all’Associazione Nazionale Alpini, di cui Nardini sar nuovamente partner ufficiale dell’Adunata di Trento 2018, confermando un legame che vedr cooperare la storica Azienda e l’Associazione per i prossimi tre anni.

Oggi Nardini, in un strettissimo fra rapporto tra la grapperia e le tradizioni venete e italiane, uno dei simboli dell’eccellenza dei prodotti made in Italy.

Cresciuta di generazione in generazione, la distilleria passata da punto di riferimento locale a realt che supera anche i confini nazionali. Una evoluzione raccontata anche dalle avveniristiche ͞Bolle, il progetto affidato al visionario architetto Massimiliano Fuksas e presentato al grande pubblico nel 2004, in occasione del 225 anniversario della fondazione dell’azienda.

Una moderna opera di architettura “che rievoca l’alchimia della distillazione e che, insieme alla Grapperia di Bassano, racconta l’amore per il territorio e ne esalta le potenzialit, un’opera proiettata al futuro che sorge all’interno del parco aziendale, per essere laboratorio di ricerca e spazio per promuovere la cultura della grappa grazie ad eventi e visite guidate”. Sulle bottiglie, realizzata dalla storica stamperia bassanese dei Remondini, sono sintetizzati i valori di Nardini: storicit, amore e tutela del territorio e prodotto di altissima qualit.

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