NON è ancora chiaro se e quando questa nuova modalità di navigazione sarà distribuita su scala globale. Fatto sta che Google sta testando per le sue Mappe un nuovo e più intuitivo modo di darci le indicazioni vocali su come raggiungere la nostra destinazione. Rendendole un po’ più umane. Cioè dicendoci, per fare un esempio, di svoltare a destra dopo il supermercato tal dei tali invece che su via dei Glicini. Insomma, utilizzando punti di riferimento che ha già a disposizione (negozi, monumenti, edifici d’interesse) anziché la classica e spesso criptica topografia stradale.
In fondo, a pensarci bene, quando si danno (o si davano) indicazioni su come raggiungere un posto, per esempio a un passante disorientato, le persone utilizzano una strategia ibrida ma con una forte prevalenza di questo secondo metodo. Cioè alludono a ponti, supermercati, uffici, statue, giardini e poi, ovviamente, anche a piazze e nomi di strade. Adesso anche Google Maps starebbe sperimentando questa modalità. A quanto pare solo per la zona di New York e a dire il vero non è neanche chiaro quali tipi di punti di interesse saranno utilizzati. Certo il margine di manovra, specialmente per chi abbia autorizzato il tracciamento dei propri spostamenti, è notevole: potenzialmente G Maps potrebbe anche dirci cose tipo “gira a sinistra dove hai girato l’altro giorno” o indicazioni simili, sempre più in linguaggio naturale.
Sembrerebbe qualcosa in più di un piccolo test anche se, stando alle comunicazioni ricevute dal sito Engadget, l’esperimento – pur confermato – sarebbe solo uno dei nuovi metodi che sono in fase di prova per rendere guida e navigazione, soprattutto vocali, più fluidi. Non è appunto ancora chiaro quando potrà essere disponibile per tutti gli utenti.