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Sanità, a Reggio Emilia corsie preferenziali per i disabili in ospedale

Apr 6, 2018

Una sorta di “corsia preferenziale” per garantire percorsi sanitari agevolati alle persone fragili e con disabilità. E’ il progetto nato a Reggio Emilia dall’intesa tra Azienda Usl, centrale operativa 118 Emilia ovest e Fondazione Durante e Dopo di Noi onlus, che sarà illustrato sabato al Core in un convegno patrocinato dal Comune.

Tra gli interventi previsti c’è in primo luogo l’accesso al Pronto soccorso del Santa Maria Nuova di persone identificate dai servizi sanitari come particolarmente fragili e intolleranti alle attese. L’intento è favorire, grazie a un segnale di alert, la loro immediata identificazione sin dall’arrivo al triage per offrire la garanzia di un accesso alle cure che tenga conto della specifica condizione e, in futuro, la disponibilita’ di uno spazio riservato.

Complementare al progetto è stato un corso di formazione e sensibilizzazione degli operatori per favorire il coinvolgimento attivo dell’accompagnatore del paziente e l’utilizzo di ausili per movimentare soggetti con difficoltà posturali. Una seconda azione è rivolta a situazioni di emergenza di pazienti portatori di gravi disabilità o di loro familiari.

Nato dalla collaborazione tra la Fondazione Durante e Dopo di Noi e la centrale operativa del 118 Emilia Ovest di Parma, il percorso è finalizzato a consentire al personale di soccorso di accedere rapidamente a informazioni sulla patologia del paziente e sulle reti familiari o assistenziali da attivare. Alla base di questo progetto c’è un archivio di dati contenente informazioni utili a gestire una procedura personalizzata d’intervento nel caso si verifichi un’emergenza.

Le informazioni preventivamente fornite dalle famiglie riguardano, oltre ai dati anagrafici, i nominativi da attivare nel caso sia necessario occuparsi della persona con disabilità, le strutture e gli operatori frequentati dal disabile, una descrizione della patologia. Completano il quadro alcune note e suggerimenti per l’accoglimento e la gestione ottimale del paziente.

Nel caso in cui, invece, il servizio 118 sia allertato per soccorrere il caregiver del disabile (familiare, parente, operatore) la centrale operativa sara’ nelle condizioni di attivare una rete parentale/amicale per la temporanea sistemazione della persona con disabilità.

Novità infine sul fronte dell’accesso alle prestazioni specialistiche. È da poco attivo, infatti, un percorso che prevede facilitazioni per il paziente con disabilità. Parte attiva è in questo caso il Cup Tel che, al momento della prenotazione di visita o esame

diagnostico, acquisisce le informazioni piu’ importanti per favorire l’accesso del paziente: difficoltà principali, ausili necessari, accorgimenti utili.

Registrati su apposita scheda, i dati vengono trasmessi al coordinatore infermieristico della casa della salute o poliambulatorio nel quale e’ previsto venga erogata la prestazione, il quale avra’ cura di gestire gli interventi necessari a facilitare la fruizione ottimale della prestazione.

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