Il 2017 non stato certo l’anno d’oro per le adozioni internazionali. Le coppie che hanno chiesto l’autorizzazione all’ingresso in Italia di minori stranieri sono state 1.168 nel 2017, rispetto alle 1.548 del 2016. Un quarto in meno. Stesso trend anche per i minori in arrivo, passati da 1.872 a 1.439 (una coppia pu accogliere pi di un figlio). Le regioni con i numeri pi elevati sono quelle del Centro-Nord (al top Lombardia, Veneto Toscana e Lazio). Tra i paesi di arrivo si conferma la Russia, seguita da Polonia e Colombia.
Russia e Polonia ai primi posti
Secondo i dati appena pubblicati della commissione per le adozioni internazionali della presidenza del Consiglio, le coppie adottive residenti in Italia hanno dunque richiesto l’ingresso di 1,2 minorenni nel 2017. I paesi di provenienza, dal 2016 al 2017, sono passati da 44 a 41: escono di scena Bosnia, El Salvador, Kazakistan, Mali, Repubblica Ceca ed entrano Honduras e Costa d’Avorio. Complessivamente lo scorso anno le coppie adottive sono state 13,7 ogni 100mila coppie coniugate.
Cresce l’et media dei bambini
Se nel primo monitoraggio condotto dalla commissione nel 2000 la classe di et a maggior frequenza dei bambini entrati in Italia era quella da 1 a 4 anni, nell’ultimo periodo la quota maggiore si concentrata nella fascia 5-9 anni: nel biennio 2016-2017 ha sfiorato il 50% del totale dei minori. Un dato che – spiega il report – da mettere in relazione alla funzione sussidiaria dell’adozione internazionale che in un numero crescente di Paesi di origine, nel corso degli anni, considerata sempre pi un istituto cui ricorrere se non si ravvisino idonee condizioni di accoglienza all’interno del Paese stesso. Stabile invece la quota di ragazzi con pi di 10 anni (12% nel 2017)
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