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Europa League, Sparta Praga-Inter 3-1: nerazzurri, altra figuraccia

Set 29, 2016

di Valerio Minutiello

giovedì 29 settembre 2016 20:16

PRAGA – Incubo Europa per l’Inter. Dopo quella con i modesti israeliani dell’Hapoel Beer Sheva è arrivata anche la seconda figuraccia in casa dello Sparta Praga: avversario di livello superiore ai primi per carità, capace di eliminare la Lazio agli ottavi nella scorsa stagione, ma comunque alla portata dei nerazzurri. Che invece escono con una sconfitta per 3-1 che fa male, e compromette già il cammino in Europa League. L‘Inter è ultima in classifica a zero punti dopo due sconfitte consecutive, quattro se si considerano anche quelle con il Wolfsburg della scorsa stagione. Non succedeva dalla Coppa delle Fiere del ’60-61. Clamorosa la trasformazione in Europa della squadra, rispetto ai progressi mostrati in campionato. Le italiane, sbagliando, hanno spesso snobbato l’Europa League e la prova di questa sera dell’Inter ne è l’ennesima dimostrazione. Palacio, a 34 anni, si è giocato male la chance per dimostrare di poter essere ancora utile alla squadra, nonostante il gol realizzato subito dopo l’ingresso di Icardi.

Lo Sparta Praga veniva da una settimana burrascosa: la sconfitta bruciante nel derby contro lo Slavia ha portato all’addio del tecnico Scasny, sostituito da Holoubek. Anche i cechi inoltre sono partiti male in Europa, con la sconfitta per 3-0 contro il Southampton. Di solito però un cambio di allenatore e una sconfitta bruciante in un derby si portano dietro una voglia di riscatto enorme, e così è stato. I nerazzurri invece sono arrivati a Praga con poca fame, forse con la testa già alla sfida con la Roma di domenica prossima. De Boer lascia a riposo Perisic e Icardi, gli unici che hanno segnato finora nell’Inter, e lancia Palacio come unica punta, supportato da Eder, Banega e Candreva. In difesa rientrano Murillo e D’Ambrosio. Conferma in mezzo al campo per Gnoukouri.

FOTO: MELO, MA CHE COMBINI?

INTER CHOC – L’Inter va sotto già al 7′ a causa di un doppio errore di Ranocchia e Felipe Melo, che spianano la strada a Kadlec. Il difensore si fa intercettare il rinvio e il centrocampista manca goffamente il pallone nel tentativo di recuperare. De Boer capisce subito che non sarà una partita semplice.

I nerazzurri sono in bambola e subiscono l’iniziativa dello Sparta Praga. Handanovic si sgola con i compagni, ma gli avversari danno l’impressione di poter bucare la difesa da un momento all’altro. Al 25′ la distrazione e la superficialità in occasione del raddoppio dello Sparta assume toni grotteschi. Su calcio da fermo non c’è nessuno vicino al pallone per contrastare la battuta e la squadra è messa malissimo: Frydek ne approfitta e serve Kadlec che si presenta tutto solo davanti ad Handanovic, con i nerazzurri fermi a guardare. Un errore che si vede nei tornei amatoriali. Dieci minuti dopo lo Sparta Praga ha l’occasione per calare il tris, provvidenziale la chiusura di Murillo su Cermak.

GOL PALACIO, TRIS SPARTA – Il discorso di De Boer negli spogliatoi non sortisce nessun effetto. L’Inter rientra in campo come era uscita e al 49′ rischia già di incassare un altro gol. La prima occasione per l’Inter arriva dopo più di un’ora di gioco: Murillo lancia Palacio che incrocia con il mancino, ma il suo tiro è troppo centrale. Subito dopo De Boer inserisce Perisic al posto di Candreva, che era stato uno dei meno peggio fino a quel momento. Lo Sparta arretra un po’ e sembra voler gestire il risultato. Il tecnico olandese decide che è arrivato il momento di provare il tutto per tutto e si gioca la carta Icardi, al posto di Gnoukouri al 70′. Passa un minuto e Palacio trova il varco giusto per riaprire il match, anche grazie a una bella sponda verso Eder di Icardi, che entra subito nel vivo del match. L’ingresso di Maurito rivitalizza l’Inter e mette paura allo Sparta: sembra un gran momento per i nerazzurri, invece al 74′ Ranocchia lascia la squadra in dieci prendendosi il secondo giallo. Sulla successiva punizione la difesa resta immobile e permette ad Holek di fare il tre a uno. All’88’ Eder fallisce il gol del 3-2 su lancio bellissimo in verticale di Icardi. È un piccolo tentativo per raddrizzare una serata da incubo prima di arrendersi. Un’occasione persa per De Boer e per l’Inter: l’Europa League non sarà affascinante come la Champions, e neanche così appetitosa dal punto di vista economico, ma andando avanti un buon tesoretto lo garantisce, fino a 25-26 milioni. Soldi che farebbero comodo alle casse dell’Inter. In più Suning ci teneva a fare bene in Europa, ma assistito ad un’altra eurofiguraccia. Ora c’è la Roma all’Olimpico in campionato domenica sera: i tifosi sperano di vedere un’altra Inter.

SPARTA PRAGA-INTER 3-1

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