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La prima di Powell (Fed) al Congresso: “Rialzi dei tassi saranno graduali”

Feb 27, 2018

MILANO – Le Borse europee trattano positive con Francoforte che sale dello 0,04%, Parigi in crescita dello 0,06%, Londra dello 0,27% e Milano in linea a +0,05%. La giornata degli operatori è interlocutoria, in attesa delle parole del numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, in audizione al Congresso: gli addetti ai lavori cercheranno di capire quanti rialzi dei tassi il successore di Janet Yellen si aspetta per il 2018. Nelle ultime giornate, comunque, sono stati lanciati segnali che hanno raffredato le aspettative di inflazione (e, di rimando, di rialzo dei tassi): non a caso l’indice principale di Wall Street ha recuperato i livelli che erano stati raggiunti prima del peggior crollo registrato dal 2011 a oggi, precisamente lo scorso 2 febbraio.

Il recupero di Wall Street: S&P500 di nuovo ai livelli antecedenti la grande correzione di inizio mese

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A Piazza Affari si mette in evidenza Poste Italiane dopo la presentazione del piano al 2022. Apertura in rialzo dell’euro sul dollaro sopra quota 1,23: passa di mano a 1,2326 dollari e a 131,73 yen. Dollaro/yen stabile a 106,87. Il Fondo Monetario Internazionale ha lasciato invariate le stime sulla crescita globale del 2018 e 2019 al 3,9%. La numero uno, Christine Lagarde, ha comunque affermato che i rischi dell’economia globale sono aumentati a causa delle dispute commerciali, dei cambiamenti tecnologici e del processo di normalizzazione della politica monetaria avviato dalle banche centrali. L’agenda macroeconomica è densa di appuntamenti, con l’indice di fiducia nell’Eurozona e l’inflazione tedesca nei Lander. Il Tesoro mette in asta Btp a 5 e 10 anni e Ccteu per un ammontare massimo complessivo di 7,75 miliardi. Intanto lo spread tra Btp e Bund tratta in leggero calo sotto 140 punti base. Negli Usa si attendono gli ordini di beni durevoli e i dati sul mercato delle case.

In mattinata si è registrata la terza seduta positiva consecutiva per la Borsa di Tokyo, con i titoli delle società esportatrici favoriti dallo yen in ribasso: il Nikkei ha guadagnato l’1,07% (236,23 punti) a quota 22.389,86 mentre l’indice allargato Topix è progredito dello 0,88% a 1.790,34 punti. In rosso invece le Borse cinesi, con Shanghai che ha limato l’1,13%. La seduta di ieri a Wall Street è finita in rally, a cui hanno partecipato tutti i settori ma soprattutto quello tecnologico. Il continuo venire meno delle preoccupazioni legate a una ripresa improvvisa dell’inflazione ha permesso al Dow Jones (+1,58%) e all’S&P 500 (+1,18%) di archiviare la terza giornata di fila in rialzo, cosa che ha consentito di recuperare ulteriormente terreno rispetto ai record messi a segno il 26 gennaio scorso e da cui si sono allontanati l’8 febbraio, quando i listini sono entrati in correzione (avendo subito un calo di almeno il 10% dai record recenti). Il Nasdaq è tornato ai massimi del 29 gennaio (+1,15%) mentre il Vix si è portato ai minimi di inizio mese e il rendimento del Treasury decennale ai minimi del 14 febbraio scorso.

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