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Bce, arrestato il governatore lettone per corruzione

Feb 18, 2018

MILANO – Il Governatore della Banca centrale della Lettonia, Ilmars Rimsevics, membro del consiglio direttivo della Bce, è stato arrestato dall’ufficio anti-corruzione del paese. Lo ha annunciato il primo ministro della Lettonia, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. L’arresto di Rimsevics è stato deciso dopo otto ore di interrogatorio all’ufficio anti corruzione di Riga. Sono state fatte anche perquisizioni nell’ufficio del Governatore e nella sua abitazione privata.

“Non ci sono segnali di possibili rischi per il sistema finanziario della Lettonia”, ha assicurato il primo ministro Maris Kucinskis in un comunicato, promettendo che il suo governo “assicurerà che la banca centrale della Lettonia adempierà pienamente e qualitativamente a tutti gli obblighi affidati all’istituzione”. Il vice primo ministro Arvils Aseradens ha detto che il Governo terrà domani una sessione straordinaria per fare il punto sugli sviluppi. Nessun commento dalla Bce, mentre il il ministro delle Finanze di Riga, Dana Reizniece-Ozola ha parlato di un momento tragico e secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg ha anche indicato che Rimsevic dovrebbe dimettersi: ogni giorno che passa in cui Rimsevic resta governatore centrale – ha sottolineato – continua a danneggiare la reputazione del sistema finanziario. Reizniece-Ozola ha anche assicurato che le banche del Paese non hanno un problema di liquidità e che non ci sono dubbi sul regolatore finanziario del Paese.

La notizia arriva proprio mentre si scalda il tema della successione all’Eurotower. All’Eurogruppo di lunedì si conoscerà il nome del nuovo vicepresidente, al posto dell’uscente Costancio, ma la corsa alla successione di Mario Draghi – che scade nell’ottobre 2019 – è iniziata. E per un sondaggio tenuto dall’agenzia americana presso 34 economisti il favorito è il ‘falco’ tedesco Jen Weidmann, attuale presidente della Bundesbank, più volte avverso alle misure straordinarie promosse da Draghi e appoggiate dalla maggioranza del consiglio di Francoforte. Secondo il sondaggio Weidmann totalizza un punteggio di 84 su 100 distanziando di molto il francese Villeroy de Galhau (supporter delle politiche di Draghi ma ben visto in Germania) e l’irlandese Philip Lane. Proprio Lane, economista molto rispettato in ambito internazionale, è in corsa per la vicepresidenza, ma il favorito per questa casella resta lo spagnolo De Guindos che, sebbene non abbia una riconosciuta esperienza in politica monetaria, vanta l’appoggio della Germania e della Francia.

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