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Per il Napoli brutta resa. Super Milan con Cutrone

Feb 16, 2018

Alberto Dalla Palma

venerdì 16 febbraio 2018 08:15

ROMA – Tre sconfitte e una sola vittoria, splendida, del Milan in Bulgaria: davvero un rientro deludente del calcio italiano in Europa League, a conferma che a livello di mentalià facciamo fatica ad affrontare una competizione che può portare non solo tantissimi soldi ma addirittura un posto in Champions. Lazio e Atalanta sono in grado di ribaltare il verdetto nel ritorno: Inzaghi (quarta sconfitta nelle ultime cinque partite, crisi ormai certificata) ha perso solo 1-0 con la Steaua creando almeno cinque palle gol con Felipe Anderson, il brasiliano messo fuori rosa perché aveva esternato il suo malumore per il ruolo da terzino contro il Genoa. Con attenzione, una maggiore solidità difensiva, e qualche titolare in più (Nani e Caicedo sono stati gli ispiratori… del gol romeno) i biancocelesti possono andare avanti.

E’ difficile, invece, che il Napoli riesca a capovolgere l’1-3 del Lipsia al San Paolo. Sarri si era platealmete lamentato alla vigilia (ma perché?) contestando rosa corta, orari e date: la squadra, evidentemente, ha colto gli umori dell’allenatore e si è comportata di conseguenza, trascurando la sfida contro i tedeschi e decidendo di partecipare solo alla corsa scudetto. Il tecnico, infuriato, alla fine ha messo sotto accusa i suoi giocatori: serve un confronto per capire che cosa è davvero successo.

Il Milan, invece, ha messo al sicuro la qualificazione con il 3-0 in Bulgaria grazie al solito Diavolo Cutrone, ormai diventato di diritto un titolare in rossonero. I numeri del giovane bomber (13 gol) sono talmente chiari che Gattuso dovrà considerare Kalinic e André Silva solo delle alternative, seppure pagate a caro prezzo. Bisogna dare atto all’allenatore di aver rimesso in piedi la squadra dopo l’esonero di Montella. Peccato, invece, che negli ultimi minuti l’Atalanta abbia sprecato un’occasione storica: vincere a Dortmund con il Borussia. Dal 2-1 firmato da Ilicic, Gasperini è passato al 2-3 finale che però gli consente di sognare un’altra impresa.

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