MILANO – Ore 9.30. Nuova battuta di arresto per le Borse europee all’indomani di una nuova frenata a Wall Street con tutti gli indici che hanno chiuso in calo sui timori di un nuovo shutdown dell’amministrazione Usa e i rendimenti dei titoli di Stato decennali risaliti di nuovo ai massimi da 4 anni. Gli indici del Vecchio Continente partono in calo. Milano cede lo 0,29% dopo una rapida parentesi in positivo, Londra arretra dello 0,39%, Francoforte perde lo 0,43% e Parigi lo 0,14%. Seduta invece in netto rialzo a Tokyo, con il Nikkei che ha chiuso in rialzo dell’1,3%.
Sul fronte valutario l’euro si mantiene stabile dopo il brusco calo di inizio settimana e passa di mano a 1,2288 dollari. In lieve risalita lo spread, a 120 punti dopo avere toccato ieri i 119 punti, minimo da settembre 2016. Il rendimento del decennale italiano si attesta all’1,95%. A Piazza ffari brilla Unicredit dopo i conti 2017 sopra le attese.
L’agenda macroeconomica prevede la bilancia commerciale di cina e germania, la produzione industriale in spagna, il pil francese e le richieste di sussidi per la disoccupazione negli stati uniti. La Bank of england (boe) fa il suo annuncio sui tassi e pubblica l’inflation report. La bce pubblica il bollettino economico.
Quotazioni del petrolio in calo sui dati dell’aumento della produzione Usa: i contratti sul greggio Wti con scadenza a marzo cedono ancora 24 centesimi a 61,55 dollari al barile. Giù il Brent che perde 17 centesimi a 65,34 dollari. Oro in calo sul rafforzamento del dollaro: il lingotto con consegna immediata guadagna lo 0,7% a 1.311 dollari l’oncia.