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Macerata, il ministro Orlando visita i feriti: “Vicini ai ragazzi colpiti soltanto per il colore della pelle”

Feb 7, 2018

Ha potuto incontrare solo uno dei feriti del raid xenofobo del 3 febbraio, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, oggi in vista all’ospedale di Macerata. L’unica donna ferita è stata infatti sottoposta ad un intervento alla spalla lesionata da uno dei proiettili, che ha tranciato alcuni tendini.

“Ho incontrato Wilson (il più giovane, ha vent’anni e viene dal Ghana: è stato ferito al torace ndr.) – ha detto poi ai giornalisti l’esponente dem – mi pare che le condizioni siano in via di miglioramento. Credo che sia giusto manifestare tutta la nostra vicinanza e la nostra solidarietà ad un ragazzo ed ad una ragazza che sono stati colpiti soltanto per il colore delle loro pelle”. “Sono venuto come ministro per difendere la nostra bandiera infangata dal gesto folle di un fascista” ha detto, tra l’altro, il ministro riferendosi a Luca Traini l’uomo che, dopo la tentata strage, si è ammantato di una bandiera tricolore.

Macerata, il ministro Orlando visita i feriti: "Vicini ai ragazzi colpiti soltanto per il colore della pelle"

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“Domani o nei prossimi giorni incontrerò anche i genitori di Pamela“, ha aggiunto Orlando, “le istituzioni debbono ribadire che l’Italia è un paese civile e che non accetta forme di inciviltà come quelle che si sono manifestate qui a Macerata”.

Sei i feriti curati inizialmente in ospedale, che sono stati poi dimessi o trasferiti ad altri nosocomi. Il ministro è stato accompagnato dal direttore generale Alessandro Maccioni.

E ancora una volta il sindaco di Macerata, Romano Carancini invita alla calma e chiede, per stare vicino alla comunità, di annullare tutte le manifestazioni indette nei prossimi giorni per “azzerare il rischio di ritrovarsi dentro divisioni o possibili violenze, che non vogliamo, non vogliamo: ora è il tempo della comunità”, così Carancini. Che aggiunge: “So bene che c’è il ‘sentire’ di molti di voler esprimere tanti buoni sentimenti generati dalle brutte cose accadute la scorsa settimana. Ma oggi io ho a cuore la mia città, la forte volontà di proteggerla verso la nostra normalità, il nostro quotidiano incedere tra bellezze e problemi”.

Appello raccolto dall’Anpi che, con un post su fb spiega che “nel prendere atto dell’appello, seppur tardivo, del sindaco di Macerata, abbiamo assunto la decisione, non senza preoccupazione e inquietudine, di sospendere la manifestazione nazionale del 10 febbraio”.

Nel contempo, però, aggiunge l’associazione nazionale dei partigiani, “pretendiamo che Macerata non diventi un luogo di attiva presenza neofascista: siano quindi vietate le iniziative annunciate per i prossimi giorni in città da Forza nuova, da Casapound e da tutti i seminatori di razzismo… Tutti firmino in modo massiccio l’appello “Mai più fascismi”, e chiamiamo fin d’ora a raccolta tutti i sinceri antifascisti e democratici per una grande manifestazione nazionale unitaria, da realizzare prossimamente. La data e il luogo saranno decisi e comunicati dalle organizzazioni promotrici dell’appello”.

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