Undici persone, tra cui l’ex commissario governativo, legale rappresentante e amministratore unico delle Ferrovie sud est Luigi Fiorillo, sono state arrestate (ai domiciliari) dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Bari per i reati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta documentale, societaria e patrimoniale, dissipazione e distrazione di ingenti quantità di denaro.
Le misure sono state disposte dalla gip del tribunale di Bari, Alessandra Susca. In corso la notifica di una misura interdittiva nei confronti di un’altra persona e sequestri patrimoniali per decine di milioni di euro. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, i pm Francesco Bretone, Bruna Manganelli e Luciana Sivestris, avrebbe accertato un crac da 230 milioni nella gestione della società partecipata dal ministero dei trasporti, concessionaria per la Regione Puglia del servizio ferroviario, acquistata un anno fa da Ferrovie dello stato e attualmente sottoposta a proceduta di concordato
preventivo in continuità.Nell’inchiesta, sono in tutto 29 persone indagate, fra le quali anche imprenditori, dirigenti, consulenti e progettisti Fse. Accertati, secondo gli investigatori, elevati sprechi di denaro in favore di Fiorillo e dei suoi complici nei reati contestati con un radicato sistema di affidamenti ad personam di incarichi professionali e appalti milionari per servizi, lavori e forniture cui è conseguita una elevata esposizione debitoria.