MILANO – Ore 10.30. Le Borse europee ripartono in calo, nel solco della chiusura negativa registrata ieri a Wall Street, in una seduta segnata da forti vendite sui titoli di Stato Usa i cui rendimenti – per il decennale – sono cresciuti al 2,7%, ai massimi dal 2014. Milano cede lo 0,3%, Londra lo 0,43%, Francoforte arretra dello 0,28% e Parigi dello 0,22%.
I fari degli investitori sono puntati soprattutto sul tradizionale discorso sullo Stato dell’Unione che Donald Trump pronuncerà questa sera, intorno alle 21 ora italiana. Seduta difficile per Tokyo che scontando la frenata della Borsa Usa e il rafforzamento dello yen termina in calo dell’1,43%..
L’euro dopo una rapida parentesi in salita torna a calare slul dollaro e in mattinata si attesta ampiamente sotto quota 1,24, a 12340 sul biglietto verde dollari. Lo spread è stabile 133 punti, con il rendimento del decennale al 2,02%.
A Piazza Affari fa bene Luxottica, che ieri ha presentato i conti con ricavi e utili in crescita nel 2017, e corre Tim sulle ipotesi rilanciate dal Messaggero di una accelerazione sulla costituzine di una società dedicata alla rete. Occhi anche su Leonardo, che oggi presenta il piano industriale.
Ricco il menù dei dati macroeconomici in calendario, tra i quali spiccano il Pil di Francia, Spagna e dell’intera Eurozona nel quarto trimestre e la stima sull’andamento dell’inflazione tedesca a gennaio. In Italia, l’Istat evidenzia un calo della fiducia di imprese e consumatori a gennaio, mentre il Tesoro ha in programma un’asta di titoli di Stato a medio-lungo termine per un importo compreso tra 7 e 9 miliardi di euro.
Prosegue il calo del petrolio l greggio Wti del Texas arretra dell’1,1% a 64,87 continuando così la tendenza al ribasso vista lunedì. Perde quota anche il Brent (-0,49 centesimi a 68,97 dollari) che si allontana ancor più dai massimi di 71 dollari della scorsa settimana. Arretra anche l’oro: il metallo con consegna immediata cala dello 0,3% a 1335 dollari l’oncia.
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