Aumenta la percentuale di ragazzi chevivono esperienze negative navigando in Internet: erano il 6% nel 2010, sono diventati il 13% nel 2017. Il 31% degli 11- 7enni ha dichiarato di aver visto online messaggi d’odio o commenti offensivi contro un individuo o un gruppo: ma, anche se di fronte all’hate speech il sentimento pi diffuso sia la tristezza (52%dei casi) seguita da disprezzo (36%), rabbia (35%) e vergogna (20%), il 58% del campione afferma di non aver fatto nulla. Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca “EU Kids Online per Miur e Parole O_Stili”, condotta dal centro di ricerca dell’universit Cattolica e presentata oggi in occasione dell’evento “Crea, connetti e condividi il rispetto: un’Internet migliore comincia con te”, organizzato dal ministero dell’Istruzione per lanciare il programma di iniziative sulla navigazione sicura e responsabile in Rete previsto nella prima settimana di febbraio.
Smartphone e cyberbullismo
Dai dati diffusi oggi emerge che sono il 6% le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi di 9-17 anni che sono stati vittime di cyberbullismo nell’ultimo anno, il 19% quelli che vi hanno assistito. Quanto all’accesso alla rete lo smartphone il principale strumento utilizzato dai ragazzi: usato quotidianamente per andare online dal 97% dei 15-17enni e dal 51% dei bambini di 9-10 anni.
Safer Internet Day
Data centrale della campagna sar quella del 6 febbraio: a Roma, al teatro Brancaccio, si celebrer il Safer Internet Day 2018, la Giornata internazionale dedicata alla navigazione sicura in Rete. In concomitanza con il Safer Internet Day si terr anche la seconda edizione della Giornata nazionale “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”. Altro evento di rilievo sar quello previsto il 9 febbraio a Milano, presso la sede della Cattolica, con l’iniziativa “Parole a scuola”, una giornata di formazione gratuita per docenti sul tema delle competenze digitali e dell’ostilit nei linguaggi.
La ministra Fedeli: in arrivo tavolo su cyberbullismo
La rete contiene molti rischi ma le opportunit – ha dichiarato la ministra Fedeli – devono prevalere su pericoli. fondamentale agire nella scuola perch purtroppo di bullismo e cyberbullismo si muore anche. Dobbiamo far s che i ragazzi abbiano le competenze per un uso corretto e attivo degli strumenti di navigazione, ma anche per orientarsi e saper leggere in modo consapevole le informazioni che trovano in Rete.Non partiamo per da zero: il Miur – ha continuato la ministra – gi fortemente impegnato affinch le ragazze e i ragazzi possano avere una piena cittadinanza digitale. E, ricordando la legge varata per il contrasto del cyberbullismo, la ministra ha annunciato che il 6 febbraio saranno avviati i lavori del Tavolo tecnico inter-istituzionale, insediato presso la Presidenza del consiglio, che realizzer un sistema di raccolta di dati per monitorare l’evoluzione di questi fenomeni, avvalendosi anche della collaborazione della Polizia postale; a disposizione 1 milione di euro per le azioni di contrasto.
(Al. Tr.)
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