Credo fortemente che pi facciamo sistema pi la moda pu essere forte. Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della maison Dior da poco pi di un anno, commenta la proposta del ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, di costruire un polo della moda tra Parigi, Milano e Firenze, lanciata venerd in occasione del primo Forum economico italo-francese, organizzato da Confindustria e Medef. La Chiuri nella Capitale per uno degli eventi del calendario di AltaRoma, nel talk Roman’s Romance, un appuntamento arrivato alla terza edizione dedicato al ruolo di Roma come fonte di ispirazione e creativit. La direttrice creativa di Dior incarna il trait d’union tra il mondo del fashion di Francia e Italia. Abbiamo i pi grandi nomi del pianeta, dobbiamo costruire pi convergenze, aveva detto Le Maire.
Moda italiana pi sartoriale, quella francese pi scenografica
Alla domanda sulla differenza tra le esperienze in Italia (Fendi e Valentino) e in Francia, la Chiuri ha risposto: le aziende italiane e francesi sono diverse. Quelle italiane sono fortissime sulla parte produttiva di qualit, le francesi sulla promozione. Hanno una capacit di promuovere eccellente. Lo dicevo anche prima di arrivare da Dior, ai tempi di Valentino e Fendi. Dobbiamo essere molto aperti, imparare non avere lo spirito di una partita di calcio Italia-Francia. Non voglio rinunciare a nessuno dei due aspetti, ha detto la Chiuri. E in particolare sulle differenze tra l’alta moda italiana e francese, la sua opinione che l’alta moda italiana pi sartoriale, quella francese pi scenografica, sottolineando ancora che dalle diversit bisogna imparare. L’arte una grande fonte di ispirazione per le sue creazioni. L’anno scorso, per i 70 anni della maison, il Muse Les Arts Dcoratifs di Parigi, insieme alla casa di moda e con forte spinta della Chiuri, ha organizzato una grande retrospettiva sullo stilista. A Roma abbiamo provato molte volte con le Fendi – ha detto la Chiuri – in Francia le istituzioni ti facilitano la vita.
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