“C’è stato in incidente, sono pieno di sangue”. La telefonata è partita dal treno deragliato tra Segrate e Pioltello. Gian Lenebev Victoria, un ragazzo filippino di18 anni , partito da Chiari (Brescia), e che stava andando a scuola a Milano, in un liceo informatico in zona San Siro, ha chiamato i genitori. “E’ una guerra”, dice un vigilie del fuoco, “c’era gente che gridava, che ti veniva incontro chiedendo aiuto”.
I genitori di Gian aspettano il figlio nel prato vicino alla recinzione a Seggiano, diventato il quartier generale dei soccorsi. “Non riusciamo ancora a parlare con lui”, dice la madre Milen che aspetta preoccupata con il marito. Da qui arrivano e ripartono le ambulanze con i feriti e decollano
gli elisoccorso verso gli ospedali.Al mometo del deragliamento, il treno viaggiava a una velocità di circa 100 chilometri orari, considerara normale in questo tratto. All’altezza dello scambio ci sarebbe stato un cedimentoe il convoglio è finito conto uh palo. Di cedimento ha parlato anche il questore di Milano, Marcello Cardona, arrivato sul posto. I feriti continuano a essere stratti dalle lamiere per essere immediatamente trasferiti negli ospedali.